CUPI A P.NAPOLI: “GRAZIE A TUTTI, HO RECUPERATO I MIEI SUPERPOTERI E VOGLIO TORNARE AD ESSERE IL TERZINO PIU’ VELOCE D’ ITALIA"
Andrea Cupi può considerarsi a tutti gli effetti il terzo acquisto del Napoli. Dopo una stagione tribolatissima, passata ai margini a causa dell'ennesimo brutto infortunio, adesso ha recuperato pienamente e partirà in ritiro con la squadra. Già, perché Marino gli ha appena fatto firmare, un po' a sorpresa, il nuovo contratto, che scadrà nel giugno del 2008. Una bella iniezione di fiducia per il 30enne jolly azzurro e un gran gesto da parte della società. Ora Cupi potrà finalmente dimostrare di essere anche lui da Napoli, cosa che, per colpa dei problemi fisici, difficilmente è riuscito a fare. Ecco cosa ha raccontato a Pianetanapoli in un'intervista esclusiva
Andrea, la notizia del tuo rinnovo ha colto tutti di sorpresa. Come ti senti ad essere uno dei nuovi acquisti del Napoli?
"Ti dirò, in realtà ha spiazzato completamente anche me. Chi se lo aspettava! E' veramente bellissimo aver firmato il nuovo contratto, per me vale quanto una presenza in Nazionale, per renderti l'idea di quanto ci tenessi. L'accordo l'abbiamo torvato in cinque minuti, perché io anche in bianco avrei firmato per il Napoli. Per tutto quello che mi sta accadendo, mi sento un uomo fortunato."
E' indubbiamente un grande attestato di stima, probabilmente per l'uomo più che per il calciatore, visto che purtroppo abbiamo un po' dimenticato come gioca Cupi…
"Ma si, questa è la cosa più bella. La società mi ha dato una grande fiducia, dandomi questa possibilità, e penso sia stato un premio per il mio grande impegno, perché con tutti i guai che mi sono capitati ho dovuto lavorare veramente duro per tornare in forma."
Poiché non hai potuto giocare non si è parlato molto di te quest'anno. Ci racconti come hai passato l'ultima stagione?
"Guarda, per me è stato un calvario, dopo questo nuovo infortunio ho dovuto sostenere un recupero interminabile lungo 8 mesi. E anche in questo la società si è dimostrata grande, perché mi ha fatto seguire dal miglior specialista del mondo, il dottor Maertens (lo stesso che curò Van Basten, ndr), che mi ha fatto operare in Belgio e poi mi ha fatto seguire un programma specifico che quest'anno mi consentirà, finalmente, di iniziare il ritiro con tutti i miei compagni. Quanto mi mancava questa dimensione!"
Tornerai uno dei terzini più veloci di Italia, come ti definivano anni fa?
"Lo spero di cuore, e adesso ci credo un po' di più, perché negli ultimi test ho dimostrato che, come nei cartoni animati, sto recuperando i miei "superpoteri". Sto tornando quello di un tempo e se tutto va bene potrò giocarmi anche io il posto da titolare."
Pensi che il Napoli comprerà ugualmente un altro terzino, o dopo aver "riacquistato" un prezioso jolly difensivo la difesa è a posto così?
"Io penso che stiamo più che coperti. I ragazzi hanno dimostrato sul campo, con i fatti, che la serie A la meritano tutta. Poi chiaramente spetterà al direttore Marino valutare se è il caso di intervenire ancora sul mercato. Ma io ritengo che siamo competitivi in qualsiasi reparto, e io posso sopperire a qualche mancanza in ogni settore della difesa. Mi hanno schierato praticamente dappertutto nella mia carriera, e credo che sia stato riconfermato proprio per questo, per la mia duttilità. Non certo per fare il magazziniere! Ne abbiamo già abbastanza e sono tutti bravissimi…"
Che ne pensi dei nuovi acquisti del Napoli, Hamsik e Lavezzi? Non credi ci voglia un pizzico di esperienza in più per affrontare la nuova stagione?
"Conosco bene soltanto Hamsik, per averlo visto giocare l'anno scorso, ma questi grossi investimenti che ha portato a termine Marino evidenziano le grandi ambizioni della società, che ha preso giovani contesi da squadre di mezzo mondo. Per quanto riguarda l'esperienza, guardando le altre squadre di media classifica noto che più o meno hanno puntato tutte sui giovani o su elementi, per così dire, "inesperti". Ma chi non è abituato alla serie A avrà modo di imparare nel corso del campionato, e per quanto riguarda noi mi sa che l'esperienza ad alti livelli l'abbiamo fatta nello scorso campionato di B, che qualitativamente era anche superiore a quello di A"
Come hai vissuto la promozione della squadra? Mi racconti qualche retroscena della vostra festa?
"Grazie ai miei compagni, al mister e alla società, che mi hanno fatto sentire uno di loro, ho sentito anche mio questo successo sebbene non abbia mai giocato. Abbiamo festeggiato a lungo fra di noi, cene tranquille con famiglie al seguito. Personalmente, anche io come Grava, Calaiò e Iezzo, ho fatto un voto religioso, sia per la squadra che per il mio recupero fisico. Sono partito da Roma e sono arrivato al Santuario del Divin Amore, una sgambatella di 30 km. Mica male, no?"