Due da salutare subito!

Juan Jesus 34 anni ha ancora un anno di contratto con il Napoli. Negli anni di Spalletti portato a Napoli proprio su suo suggerimento, dopo che era   libero a parametro zero è stato anche utile, visto che giocando ogni tanto è riuscito con la sua esperienza non certo con la sua bravura a tamponare le assenze di Koulibaly e Kim. Ma nella scorsa stagione quando in pratica si è trovato a fare il titolare per l’intera stagione accanto a Rrhamani è stato un vero disastro. Nel senso che la sua velocità ridotta, il suo scarso senso della posizione e soprattutto le clamorose amnesie difensive sono costate diversi punti alla squadra azzurra. Per non parlare anche dei rigori concessi agli avversari. Per di più essendo un giocatore di una certa personalità e molto ascoltato dagli allenatori nello spogliatoio ha tolto anche spazio ai più giovani Ostigard e Natan di giocare, che seppure non sono dei fulmini di guerra, ma almeno sono giovani e con contratto lungo. Ora con il Napoli che comprerà dai due ai tre difensori per lui lo spazio è finito, sarebbe d’uopo che la società gli regali il cartellino e opti per una rescissione consensuale, visto che ovviamente non ha offerte sul mercato per favorirne la cessione.

Mario Rui 33 anni è più o meno la stessa storia, il suo ciclo a Napoli dopo tanti anni è finito. Ha dato tanto negli anni con Sarri e con Spalletti, molto meno nella gestione Ancelotti-Gattuso, ma ora seppure in presenza di un contratto lungo, colpevolmente rinnovatogli dal Napoli la scorsa estate, può dare poco al gioco di Conte. Non ha più il dinamismo di un tempo, gli acciacchi sono sempre più frequenti e soprattutto non ha visto la sua statura, quella fisicità che Conte richiede agli esterni tutta fascia. Qui deve essere bravo il suo manager Giuffredi a trovargli una destinazione ed il Napoli a cederlo per poco cosi al fine di liberarsi di un oneroso ingaggio. Il portoghese a sua volta accetti la destinazione, magari in patria perchè se decide di rimanere in maglia azzurra vedrà molto tribuna e rischia di fare la fine di Demme, ossia di una vacanza pagata senza più giocare a calcio.