El fuego que arde
El fuego que arde
Nella gelida Bergamo ad accendere gli animi è un match da primi della classe, Atalanta-Napoli.
La partita si mette in salita al quarto d’ora quando con 3 uomini addosso, Retegui buca Meret con un gol che forse poteva essere evitato. Da lì, il Napoli accende la luce e reagisce da grande squadra con un Neres funambolico che prima serve Politano e poi illumina Anguissa con un colpo di tacco prima dell’assist per Scott McTominay che non sbaglia un rigore in movimento.
All’intervallo il Napoli più che una reazione sembrava essere un po più soporifero ed infatti Lookman, seppur in modo abbastanza fortunoso insacca il 2-2 e rivitalizza l’Atalanta che sembrava poter fare ciò che voleva in campo. Conte non fa modifiche a centrocampo e la mossa paga, Anguissa in versione maxi crossa per Lukaku che si scrolla di dosso le marcature e segna il definitivo 2-3. Il fuoco del Napoli brucia nel gelo del Gewiss Stadium con una classifica che recita Atalanta a -7.
Le asfissianti marcature dei padroni di casa, c’è da dire che hanno limitato molto il gioco degli azzurri ma intelligenza e cinismo hanno fatto la differenza.
Come una grande squadra, questa è stata la reazione di chi, come dice Conte vuole provare a costruire mattone dopo mattone attraverso il lavoro è un sogno. In attesa del big match del Maradona con una Juventus in ripresa, il fuoco del Napoli arde, arde forte.