EMERGENZA UN CORNO!
Ok, non è stata la partita del secolo. Ok, per larghi frangenti ci siamo annoiati sfiorando lo sbadiglio. A tratti si è perfino rivisto quel Napoli tutto calci e rilanci che speravamo di non vedere mai più, però c'è da dire che di questi ragazzi è veramente impossibile lamentarsi. Indipendentemente dal risultato di platino non si può eccepire proprio nulla sull'anima di questa squadra, che anche nella difficoltà più nera è riuscita a trovare una propria identità, senza disunirsi e andando addirittura a strappare il risultato pieno in un campo non proprio semplicissimo.
A dire il vero il Livorno è apparso veramente poca cosa. Falloso, confusionario, senza nessuno a dettare i tempi della manovra e due attempati ex campioni (Bellucci e Lucarelli, quasi settant'anni in due) a cercare invano di impensierire De Sanctis. Il rigore di capitan Lucarelli ha fatto quasi tenerezza per il modo in cui si è dolcemente adagiato sul piede del portiere azzurro, al secondo penalty consecutivo neutralizzato. Ma per l'estremo abbruzzese la prodezza dagli 11 metri è solo la ciliegina sulla torta di una prestazione splendida, che lo ha visto sugli scudi in diverse occasioni in cui ha letteralmente salvato il risultato. E se un attacco inevitabilmente sterile viene fatto dimenticare da un portiere straordinario vuol dire che la coperta è molto più lunga del previsto, e che questo Napoli ha delle spalle granitiche, in grado di sopravvivere anche alle intemperie. Mister Mazzarri è un autentico mago in grado di sopperire a qualsiasi defezione o emergenza senza battere ciglio; ricordiamo ancora i desolanti Napoli con Bogliacino a supporto di Calaiò o Zalayeta, quella squadra che avrebbe buttato un pallone in porta solo per combinazione. Mazzarri non aveva neanche Bogliacino, ha dovuto arrangiare con Cigarini ed Hamsik a supporto di Denis, che ha fatto tanto lavoro sporco ma non è mai riuscito a rendersi pericoloso. Esperimento riuscito alla perfezione perchè gli azzurri hanno letteralmente sopraffatto il folto centrocampo toscano, colpendo di rimessa quando l'occasione era propizia. La perla di Maggio corona un primo tempo attento, giocato da grandissima squadra, controllo asfissiante della gara e stoccata nel momento giusto. Così come la rete di Cigarini (da tenere molto più in considerazione per il futuro) è il finale di una ripresa giocata allo stesso modo, per una gara che complessivamente manda un messaggio forte e chiaro alle altre pretendenti al quarto posto: il Napoli non è più una sorpresa ma una realtà con cui dover fare i conti, soprattutto per il modo in cui gioca e non solo per gli attuali punti in classifica.
Proprio la classifica è la notizia più positiva della giornata. Mai così propizia agli azzurri, che grazie alla crisi Juve (ormai a -4) vantano ora ben tre punti di vantaggio sulla quinta, il sempre più sorprendente Palermo di Delio Rossi. Un patrimonio stratosferico, da non dilapidare, esaltandosi per le imprese ma riflettendo anche un attimo sui pericoli. Non ci stancheremo mai di dirlo, l'emergenza evidenzia qualche carenza strutturale in una rosa troppo povera, per fortuna c'è il tempo e ci sono i mezzi per porre rimedio ed evitare che in futuro ci si trovi nuovamente in una simile situazione. La fortuna ha voluto che di fronte ci fosse il Livorno, contro una squadra un po' più forte probabilmente gli azzurri non avrebbero avuto vita così facile. Perché rischiare di gettare punti preziosi in futuro solo per non aver voluto completare il puzzle nel presente?