ESCLUSIVA PN – Colucci del Club Napoli Berlino:”All’estero penalizzati molto da merchandising e biglietti”

Il tour dei Club Napoli nel mondo continua, oggi siamo andati virtualmente in quel di Berlino, dove ad accoglierci c’era il presidente Colucci del Club Napoli Berlino, abbiamo fatto una bella chiacchierata parlando del Napoli e del suo Club.

Com’è nata l’idea di creare il Club Napoli Berlino?

Il club è nato nel 2010 dopo vari susseguirsi di incontri tra conoscenti, ci siamo incontrati casualmente e da li è partito il tutto. Non c’è una statuto vero e proprio come in Italia, qui siamo tutti uguali con l’eccezione mia visto che tutti mi chiamano il presidente, fondamentalmente sono io quello che ha portato alla costruzione del Club.”

Quanti iscritti conta questo club che ha sede in Germania?

Siamo quasi 50 iscritti, ma ci sono quelli fissi e non infatti mediamente ne siamo 30, tutto dipende dal tenore della partita e l’orario perchè lavorando non sempre si è disponibili.”

Organizzerete trasferte per la prossima stagione?

Onestamente ancora non so, bisogna che si valutino moltissime cose e vi spiego il perchè. Fino a prima della pandemia ci muovevamo spesso ( Madrid, Liverpool, Parigi) ma con l’avvenire del covid ci siamo un attimo bloccati dipesi anche da regole particolari di vendita. In pratica dovevamo comprare il biglietto su listicket dopodichè rilasciavano un codice con cui andare allo stadio per ritirare il biglietto, capisci bene che per noi all’estero era davvero una cosa assurda. Molte volte siamo stati fortunati perchè venivano alcuni amici e quindi questa procedura veniva fatta tramite loro, altre abbiamo dovuto declinare la trasferta. Il presidente De Laurentiis parla sempre che ci sono moltissimi tifosi nel mondo, ma puntualmente veniamo penalizzati dalle regole sopra citate.”

Per quanto riguarda gli articoli messi in vendita, riuscite ad acquistarli tranquillamente?

“Noi all’estero anche su questo siamo penalizzati, il merchandising del Napoli almeno qui è nullo. I prodotti vengono venduti sola tramite circuito italiano e per giunta nei negozi fisici non si trova nulla, insomma manca solamente il Napoli tra le big d’Italia.”

Come giudichi la stagione appena conclusa? 

“Se dobbiamo guardare all’obiettivo prefissato ovvero la Champions, ti dico che sono fiero di quello che è stato fatto. Sono rimasto con l’amaro in bocca perchè arrivati a metà stagione e in quella posizione, io come tanti altri, pensavamo allo scudetto. Siamo mancati nei match cardine come quelli di Milan e Roma. A me non piace che De Laurentiis faccia alcune dichiarazioni che sono banali ma significano tanto in peggio – I tifosi non devono ingolosirsi – una caduta di stile.”

In molti vogliono lasciare il Napoli, quali per te saranno gli addii più dolorosi?

“Sicuramente Mertens, il belga deve avere riconoscenza per ciò che ha fatto e dimostrato anche nell’ultima stagione appena conclusa, non può essere trattato in quel modo. Per il Napoli e per la città ha dimostrato tutto l’impegno possibile e immaginabile, attaccarlo per la vil moneta è del tutto inappropriato. Altro addio che non voglio è quello di Koulibaly, una roccia in quella difesa. Bisogna tutelare i propri giocatori invece qui a Napoli succede poco.”

Cosa ne pensi invece degli ultimi due innesti?

“Kvaratskhelia è un giocatore molto forte tatticamente ed ha anche un bel fisico, in questi giorni in rete anche con la sua nazionale, dimostrando tutto il suo estro. Aggiungo però che non dovrebbe essere il sostituto di Mertens e non di Insigne. Finalmente con Olivera abbiamo un terzino sinistro, credo che serva anche da stimolo a Mario Rui, tenere alta la concentrazione è fondamentale. In questi ultimi anni anche se giocava male, lui era il titolare quindi bene che ci sia sana competizione.”

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