Giorni di un futuro passato
La magica estate di Lorenzo Insigne giunge al termine. Dopo il successo agli Europei, il talento di Frattamaggiore deve fare i conti con la situazione “Napoli”. Non certo a cuor leggero tornerà nel ritiro di Castel di Sangro dove tra l’altro troverà il nuovo mister Spalletti. Metaforicamente parlando, è come quando finisci la scuola male e vai in vacanza, ti diverti, stacchi la spina, ma poi arriva settembre e riparti da dove avevi lasciato. Insigne in questo caso è il rappresentante di classe, è inevitabilmente ha la maggiore fetta in termini di responsabilità. I suoi compagni si aspettano molto da lui, ma non solo, i tifosi si augurano che il capitano possa difendere la fascia ancora per molti anni chiudendo la carriera all’ombra del Vesuvio. La parte più spinosa sarà sicuramente incontrare De Laurentiis, che non lascia trasparire molto: Insigne è ancora indispensabile per questa squadra? La volontà di entrambi è di continuare insieme?
Tutto nasce dal 5 novembre 2019, da quell’ammutinamento post Napoli-Salisburgo, oggi a distanza di quasi 2 anni ci sono ancora le ceneri, che hanno avuto ripercussioni anche sull’ultima mancata qualificazione alla Champions. Se rinnovo non sarà, Lorenzo andrà in scadenza. E ci aspetta a campionato in corso, una telenovela di dubbio gusto, che getterà ulteriori ombre e vergogne su panni sporchi che sarebbero dovuti essere lavati in famiglia.
Ma il Napoli evidentemente famiglia non lo è più da un pezzo, e questo spiega il clima disgiunto e spento che accompagna la squadra verso la nuova stagione. Per il bene di tutti questa situazione deve terminare al più presto, per non rischiare di rimanere bloccati in un loop temporale.