Giosè Monno di TuttoBari in esclusiva:”Potrebbe esserci una spaccatura tra proprietà e tifosi”

Abbiamo intervistato telefonicamente Giosè Monno di TuttoBari, cui ci ha illustrato il momento e la sorte del Bari sotto la presidenza di Luigi De Laurentiis. A Bari non si vive un buon momento per la società dei De Laurentiis per svariati motivi. La multiproprietà con il Napoli sembrava qualche mese fa un ostacolo sormontabile perchè a dividere le società c’erano due categorie, pian piano questa vicenda assume contorni sempre più misteriosi – dichiara cosi il noto giornalista di TuttoBari.

LA SITUAZIONE DELLA MULTIPROPRIETA’, TIFOSERIA E MERCATO.
Siamo alla resa dei conti, dunque, visto il diverso trattamento riservato alle due piazze. Napoli, ad esempio, vive un momento magico con lo scudetto sempre più ad un passo, mentre Bari è alle prese con una situazione tutt’altro che chiara. A mettere in crisi il piano dei De Laurentiis è sicuramente lo slanciato e inaspettato avvio in campionato dei biancorossi, ai nastri di partenza senza pretese ed in lotta per una semplice permanenza in B. Bari non è una semplice piazzia di B. L’avvio ha attirato il pubblico delle grandi occasioni portando al San Nicola numeri da serie A, tanto da spingere la società a rivedere le dichiarazioni ufficiali che vedevano la squadra lottare nei bassi fondi della classifica. La piazza spinge la famiglia De Laurentiis a fare di più, magari con qualche ritocco nel mercato di riparazione per provare la scalata ai vertici, ma la società – al contrario – nel mese di gennaio incespica nella classica buccia di banana, mostrando (nei fatti) la diversità di vedute rispetto ai tifosi, riuscendo nell’impresa di presentarsi nella gara interna col Perugia decimata, vista la corposa campagna cessioni a fronte dello zero nella casella entrate. Un segnale inequivocabile che dimostra quanto la società al momento non abbia voglia di fare in anticipo quel grande salto che la piazza chiede con forza. Un matrimonio in crisi che potrebbe creare una spaccatura difficilmente sanabile tra società e città. I colpi realizzati l’ultimo giorno da Polito attenuano in parte il malumore. Sta al campo, giudice supremo, stabilire chi avrà ragione.
CHEDDIRA E CAPRILE E IL MISTERIOSO PROGETTO TRIENNALE.
Sia il ds Polito che il presidente questa estate hanno parlato di un progetto che vedrebbe il Bari tornare nella massima serie nel giro di tre anni. Dichiarazioni che stridono con i fatti e vi spiego perchè. Come si può parlare di progetto tecnico se già dopo appena il girone di andata si parla di cessione di due gioielli come Caprile e Cheddira? Come si può parlare di progetto triennale senza investimenti e prestiti secchi buoni solo alla valorizzazione di calciatori di altre società? Ecco, questo è uno dei motivi che preoccupano, non poco, i tifosi. E’ giusto che i De Laurentiis facciano chiarezza una volta per tutte.
PLUSVALENZE E CESSIONI DI GIOVANI CALCIATORI AL NAPOLI.
Bari serbatoio di giovani talenti per il Napoli. La famiglia De Laurentiis ha più volte ribadito che Napoli e Bari sono due entità differenti. Anche in questo caso però i fatti dimostrano quanto Bari sia succursale del club partenopeo. Turi e Lorusso sono un esempio di come il Napoli saccheggi il parco calciatori delle giovanili baresi. Di nomi ce ne sono tanti.
I DE LAURENTIIS E IL TAPPETO ROSSO DEL COMUNE DI BARI
Faccio una premessa: avere i De Laurentiis in modo esclusivo è un sogno attualmente impossibile (guardare cosa stanno realizzando a Napoli) in un regime di conflitto di interesse con il Bari in B gioco forza diventa una forzatura frustrante.
Dicevamo. I proprietari del Napoli nel capoluogo pugliese hanno avuto tutto sin dall’insediamento: titolo sportivo gratuito, stadio rifatto a nuovo, supporter devoti e affamati di grande calcio e quel pizzico di entusiasmo che ha permesso di avere numeri incredibili in serie B tanto da portare la città di Bari sulle prime pagine delle testate nazionali. E’ arrivato il momento che ripaghino quello che hanno ricevuto.
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