GIOVANNI GALLI, UN PORTIERE AFFIDABILE

Portiere freddo senza fronzoli, amante del piazzamento più che del volo plastico fine a sè stesso, Giovanni Galli nato a Pisa il 29 aprile del 1958, ha esordito giovanissimo nella massima serie esattamente a 19 anni ( a quei tempi avvenimento rarissimo per un estremo difensore ) proveniente direttamente dalle giovanili della Fiorentina, in un tragica ( sportivamente parlando ) trasferta dei viola sul campo della Juventus, conclusasi col pesante fardello di cinque reti contro una per gli uomini di un giovane ma già grintoso Carletto Mazzone. Da quel momento in poi Galli diventa titolare fisso, mettendosi in luce pur in una stagione sorprendentemente ( l’ anno prima Antognoni e c. si erano classificati al 3° posto ) tormentata per i viola, che si salvarono dalla B solo per differenza reti dopo aver cambiato la bellezza di tre allenatori. Giovanni comincia a far parte del giro delle nazional minori ( juniores ed under 21 ) con le quali collezionerà la bellezza di 35 presenze. Con la sua Fiorentina giocherà per altre otto stagioni ( ’78 – ’86), mancando appena per 4 incontri, e sfiorando lo scudetto nel 1982, quando i toscani furono superati dalla " solita" Juve per appena 1 punto. Due mesi dopo però, vive la grande emozione di diventare Campione del Mondo, pur non disputando nemmeno un minuto della competizione, essendo 3° portiere alle spalle di Zoff e di Bordon. Con la Fiorentina si prende le sue bave soddisfazioni, ma nonostante i viola veleggino sempre nella zona alta della classifica, il traguardo dello scudetto continuerà a rimanere una chimera. Frattanto il ritiro di Zoff, e l’ impietoso avanzare dell’ anagrafe per Ivano Bordon, gli consentono di indossare la maglia n. 1 della Nazionale ; Bearzot però lo alterna spesso con il collega della Roma Franco Tancredi ( attuale preparatore dei portieri della Juventus ), e questo dualismo gli nuocerà al punto che, pur venendo scelto come titolare per i mondiali di Messico ’86, le sue prestazioni a causa della scarsa serenità, non saranno al livello di quello che effettivamente erano le sue possibilità. L’ ingloriosa eliminazione degli azzurri contro la Francia negli ottavi di finale farà il resto : Galli chiuderà la sua avventura tricolore con 19 presenze ancor giovane, a soli 28 anni. Ma per Giovanni il 1986 sarà anche l’ anno della sua partenza da Firenze, destinazione il neo ambiziosissimo primo Milan di Silvio Berlusconi. Eliminate le tossine dell’ infausto mondiale, Galli è uno dei maggiori protagonisti dello scudetto del 1988 e della Coppa dei campioni conquistata l’ anno seguente. Addirittura nel campionato dello scudetto subirà la miseria di 12 reti, sfiorando il record detenuto da Enrico Albertosi con il Cagliari nel 1970. Inoltre ci piace sottolineare come al termine del famoso Napoli – MIlan 2 -3, che consegnò il tricolore ai rossoneri, Galli rispose con un lungo applauso di ringraziamento ai battimani del pubblico del S. Paolo, che pur con la morte nel cuore, ebbe la forza di complimentarsi con i vincitori. Ma Galli non era solito ad atteggiamenti del genere ; dopo un Roma – Fiorentina del novembre 1985, conclusasi con la vittoria dei giallorossi per 2 -1, non mancò di rimarcare lo splendido tifo dei supporters capitolini, che a suo dire si rilevarono i maggiori protagonisti della vittoria. Con il 1989 -’90 per Galli si ripresenta il tormentone dell’ alternanza, visto che Arrigo Sacchi lo schiera esclusivamente in Coppa Campioni ed in Coppa Italia, preferendogli per il campionato Andrea Pazzagli. Il Mlan rivince la Coppa Campioni, arriva in finale di Coppa Italia, ma Giovanni non si sente ( a giusta ragione ) già eclissato a 32 anni per il ruolo di 12°. Accetta quindi di buon grado le proposte del Napoli, fresco vincitore dello scudetto proprio ai danni del Milan; viste le numerose reti incassate da Giovanni sia in campionato ( ben 5 ) che in Nazionale ( famosa quella di Messico ’86 ) da Diego Maradona, la sua prima dichiarazione è : " finalemnte avrò Diego come compagno, così potrà farmi gol solo in allenamento ! ". Ma il Napoli ha cominciato la sua parabola discendente, e nei tre anni trascorsi sotto il Vesuvio, il miglior piazzamento di Galli e c. sarà il 4° posto nel 1992, nonostante Giovanni mostri sempre un’ apprezzabile continuità di rendimento. Nel 1993 -’94 veste la maglia del Torino, chiudendo la sua lunga e prestigiosa carriera l’ anno seguente come dodicesimo alle spalle di Luca Bucci nel Parma di Nevio Scala, sfiorando il traguardo delle 500 presenze nella massima serie ( si fermerà a 496 incontri ). Un destino maligno impedirà ad un altro Galli, Niccolò, di rinverdire le gesta del padre. Niccolò aveva già esordito nella massima serie come difensore con la maglia del Bologna, quando un tragico incidente stradale lo priverà della vita all’ inizio del 2001. Oggi Galli è tornato al suo primo grande amore, la Fiorentina, dove riveste il ruolo di Responsabile dell’ area tecnica. E’ di pochi giorni fa il suo desiderio di abbandonare i viola, chissà se fa sul serio.

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