I RIGORI DELL’INVERNO
Rispetto al girone di andata, del Rimini è cambiata soltanto la classifica. Un solo innesto sul mercato (Cardinale) per sopperire ad un pesante infortunio (Barusso), qualche giocatore tirato a lucido al posto di altri acciaccati ed ecco che l'involuzione invernale dei romagnoli diventa un bel mistero.
I guai sono cominciati a gennaio, perché i biancorossi avevano chiuso il 2006 da primi della classe. Alla ripresa del torneo, anche i compagni dell'ultimo banco (vedi Arezzo ) hanno malmenato la banda di Acori, che non per questo ha rinunciato al suo spregiudicato 4-2-3-1. Gli equilibri passano per le giocate del carioca Neves Jeda ('79), una "falsa" prima punta che di puro ha soltanto il talento e la fantasia, quella che a Crotone gli faceva segnare caterve di gol nel ruolo di esterno. L'allenatore lo ha investito del ruolo che Totti, da un anno a questa parte, ricopre nella Roma.
Dopo aver recitato a soggetto, il brasiliano si è concesso qualche pausa che è stata fatale alla sua squadra, capace di segnare appena due gol nelle ultime quattro gare. Alle sue spalle non si sono comportati meglio: a destra Francesco Valiani ('80), brevilineo e rapido, è imprevedibile ma ha poca confidenza con la porta avversaria; a sinistra Dario Baccin ('76) non ha lo smalto del cognato Ivano Trotta per fare l'esterno offensivo, ma Acori sembra vederlo meglio in un ruolo mai ricoperto prima d'ora, né a Rimini né altrove: a Napoli tutti lo ricorderanno terzino. Se Jeda si gira, non gli sembrerà di vedere Adrian Ricchiuti ('78), almeno non lo stesso giocatore che fino a qualche tempo fa incantava con quel destro fatato.
Neanche il "gaucho" attraversa un gran periodo di forma, e come se non bastasse dietro di lui continua a pesare come un macigno l'assenza di Barusso: l'irpino Alfredo Cardinale ('76), rientrato dal Crotone, avrà esperienza da vendere, ma non di certo il fisico e la forza muscolare del gigante ghanese. Se la cava onestamente anche Emanuele Cascione ('83), ma la diga centrale non fa paura. Ultimamente ha invece ritrovato una solidità raramente ammirata la linea difensiva che agisce davanti a Samir Handanovic ('84), che si sta dimostrando all'altezza della situazione dopo aver rubato più di un segreto a Peruzzi e Ballotta nella Lazio dell'anno scorso.
Impenetrabile nelle ultime due partite, la retroguardia riminese è comandata dal corazziere Maurizio Peccarisi ('78), che fa coppia con Sandro Porchia ('77), mastino di origini tedesche e con il vizio del gol. A destra agisce un campano di nascita come Roberto Vitiello ('83), alla prima stagione in Romagna dopo aver portato la bandiera del Vicenza per ben tre anni; a sinistra è pronto Giorgio Regonesi ('79), che invece è cresciuto nell'Albinoleffe, società in cui ha passato cinque stagioni giocando sempre ad alti livelli. Oltre a Barusso, Acori non potrà contare neanche su Digao, Milone e Cristiano.
Le alternative abbondano in attacco (il giovane Matri e l'esperto Moscardelli sono punte che pungono) mentre scarseggiano a centrocampo (Pagano e Bischeri sono discreti trequartisti, Tasso un onesto regista) e in difesa (resta soltanto Bravo).
La probabile formazione (4-2-3-1): Handanovic; Vitiello, Peccarisi, Porchia, Regonesi; Cardinale, Cascione; Valiani, Ricchiuti, Baccin; Jeda. All.: Acori