“IL NAPOLI SEMINA MA NON RACCOGLIE”
Al “Dino Manuzzi” di Cesena è sceso in campo il Napoli più bello di questa stagione. La prestazione dell’undici di Reja è stata forse la migliore sin qui offerta ad un pubblico che geneticamente è abituata al gran calcio ed è dotata di palato fino. In verità un precedente illustre c’era stato già alla prima giornata col Treviso. Anche in quella occasione il Napoli offrì uno spettacolo degno della migliore squadra, soffrendo però, allo stesso tempo, anche la manovra avversaria. In terra di romagna gli azzurri hanno riproposto la stessa situazione dimostrando che quando gli equilibri tattici di Reja vengono disarticolati dando più importanza alla fase offensiva ne soffre però il reparto arretrato. Ottima prestazione dei singoli, anche di Grava che spingendosi però con maggior frequenza in avanti ha lasciato ampia spazi e libertà a Papa Waigo in quella zona di campo. A questo punto un plauso va alla squadra e al tecnico anche se, ancora una volta, il collettivo appare ancora monco in ruoli chiave in mezzo al campo. Un paio di innesti di uomini di qualità sul centrosinistra e sull’estremo mancino servirebbero come il pane. Serve un uomo di maggior esperienza e di carisma in mezzo al campo a dettare i tempi e un mancino che sappia fare contemporaneamente sia la fase offensiva che difensiva.
Ottime le indicazioni venute dalla diga di centrocampo costituita da Amodio, Dalla Bona e Bogliacino, con questi ultimi che dovrebbero forse tentare di più l’inserimento per vie centrali. Conferme positivissime anche dall’innesto di Trotta come titolare sulla fascia opposta: l’ex riminese è una spina nel fianco e deve ormai essere considerato inamovibile anche perché sa fare molto bene anche la fase difensiva. Da quella zona sono venuti i pericoli maggiori per i bianconeri di Castori il quale pure ha a disposizione una squadra tosta da affrontare ma inesperta ma che comunque ha creato non pochi problemi agli azzurri, ciò a dimostrazione che comunque il pareggio colto lunedì sera è pur sempre un buon bottino anche se il Napoli, con un pizzico di fortuna in più e maggior conicità sottoporta avrebbe potuto raccogliere qualcosa in più. Certo il Napoli ha trovato in Calaiò un bomber prolifico che però a volte caratterialmente lascia un po’ a desiderare. Un capolavoro il primo gol del cannoniere siciliano ma anche tante colpe sul gol mancato solo davanti a Turci ma soprattutto tanta ingenuità e immaturità dimostrata in occasione dell’espulsione. Al caro Emanuele un’affettuosa tiratina d’orecchi ed un piccolo monito a mantenere l’umiltà che anche nel calcio può costutire quell’arma in più per entrare nel gota dei grandi della pallone.
Ancora una volta Bucchi lasciato fuori. Reja sembra preferirgli sempre di più El Pampa Sosa, il bomber dell’ultimo quarto d’ora, che fino adeso, onestamente, si è dimostrato assai utile alla causa. Certo è che più passa il tempo più si ha la sensazione che il tecnico friulano abbia accantonato definitivamente il bomber dello scorso torneo cadetto; ciò anche perché la squadra sembra avere maggior fiducia nel Pampa che nell’attaccante romano. Sembra proprio che le valigie per quest’ultimo siano già pronte per gennaio. Ma chi al suo posto? L’identikit sembra portare verso un giocatore dalle caratteristiche diverse, un brevilineo più veloce e con maggiore capacità di giocare palla a terra. Il mercato del Napoli sembra essere stato un fallimento da questo punto di vista. Il gioco di Reja non è adatto ad un attaccante dalle caratteristiche di Christian. Staremo a vedere!
Dicevamo soddisfacente la manovra del Napoli sia a centrocampo che in attacco, ma ora che in avanti i miglioramenti si vedono, è dietro che l’equilibrio che fino a poche settimane fa sembrava raggiunto si è dissolto improvvisamente. Quasi sempre quando questa squadra spinge troppo sull’acceleratore sembra soffrire le ripartente avversarie; ma con un pizzico di attenzione in più e i giusti correttivi da apportare in sede di mercato di riparazione questo gap si potrà colmare facilmente.
Sabato, nella surreale cornice dello stadio “Curi” di Perugia, vedremo se Reja continuerà su questa falsariga, avallando questa nuova mentalità offensiva della squadra. L’assenza di Calaiò non aiuterà sicuramente ma ci sarà il recupero di un giocatore fondamentale per gli equilibri difensivi come Maldonado.Ciò che conta è che finalmente possiamo parlare di un Napoli che da fiducia per il proseguio del torneo e che si candida a lottare fino alla fine per la promozione diretta anche perché fino adesso, dopo la Juve, si è dimostrata la squadra più difficile da affrontare sul piano della personalità e della grinta. Ora che sono arrivati anche il gioco e la forma fisica e con la convinzione che questa squadra ha ampi margini di miglioramente, il futuro è molto più roseo e le speranze di promozione diventano maggiori, anche se, dati i precedenti, è meglio per tutti quanti, tifosi ed addetti ai lavori, rimanere con i piedi per terra e andare avanti partita dopo partita, senza fare proclami.