Juventus-Napoli 17.04.56 (0-1)
La stagione 1955 -1956, non fi particolarmente propizia per il Napoli, ma non lo fu neppure per la Juventus. La squadra bianconera, da qualche anno viveva, uno degli rari momenti negativi di una storia lunga più di 120 anni. Infatti, erano ben ( ! ) quattro anni che, l’ allora “roster” capitanato in campo da Giampiero Boniperti. non vinceva lo scudetto. In quel campionato addirittura poi, la Juve si classificò al nono posto, in compagnia di ben altre quattro formazioni con 33 punti, Il Napoli ne totalizzò appena uno in meno ( ricordiamo che la vittoria be valeva due ). La Fiorentina campione d’ Italia, allenata da ” Fuffo ” Bernardini ne realizza la bellezza di 53, dominando il campionato dall’ inizio alla fine, lasciando il Milan a dodici lunghezze di distanza !.Tornando al nostro Napoli, quel 1955 -1956, viene ricordato soprattutto, per aver visto l’ esordio in maglia azzurra di un mito come Luis Vinicio. Si pensava che in tandem con Hasse Jeppson, ” ‘O lione ” avrebbe condotto gli azzurri allo scudetto. Il brasiliano fece la sua parte ( 16 gol ), ma lo svedese, anche a causa di vicende extra-calcistiche, deluse le aspettative ( 8 reti ). Naturalmente, non fu certo solo colpa del ” Banco è Napule “, che le cose non andarono per il verso giusto. Fu perfino rimosso dal suo incarico, un autentico ” guru ” del calcio italiano come Eraldo Monzeglio per far posto ad Amadeo Amedei, che passò direttamente dal campo alla panchina. Il vecchio gentiluomo piemontese era presente nella vita Napoli dal 1949 Sia come sia, al vecchio ” Comunale “, fu proprio Jeppson il protagonista di uno dei pochissimi successi degli azzurri colti in casa della ” Vecchia Signora “- Accadde il 17 aprile 1956, in un bel pomeriggio soleggiato, con queste formazioni : Juventus con Viola, Corradi, Garzena. Emoli, Nay, Oppezzo, Francescon, Montico, Boniperti, Colombo Praest. L’ allenatore era . Puppo. Il ” Fornaretto ” di Frascati scelse invece : Bugatti, Comaschi, Ciccarelli. Castelli, Tre Re. Posio, Vitali, Beltrandi, Jeppson, Pesaola, Di Mauro. Come si noterà, quel giorno era assente per infortunio Vinicio. Come già detto, decisivo fu il buon Hasse, che andò in gol al minuto 17, su passaggio di Vitali. Resterà l’ unico gol del match. Una delle poche soddisfazioni ( di certo la più grossa ) di quel campionato.. Purtroppo, in totale il Napoli ha perso 49 volte, a fronte di 20 pareggi ed appena 9 vittorie, l’ ultima delle quali conseguita nella magica annata del terzo scudetto, grazie ad un sinistro al fulmicotone di ” Jack ” Raspadori. Antonio Conte si troverà di fronte al suo passato, quello che gli ha portato gloria e trionfi, sia da giocatore che da allenatore. Riuscirà a regalare agli azzurri il successo della ” stella ” ovverossia, il decimo in casa dei bianconeri ? Ci crediamo e…contiamo di si. Forza Napoli !!!EMANUELE OROFINO