La “fantasia” sacrificata in mezzo al campo
Mancano pochi giorni al debutto stagionale degli azzurri in Coppa Italia e meno di dieci giorni all’inizio del campionato e il centrocampo azzurro è da “lavori in corso”.
La sconfitta con il Girona e la fase di rpeprazione di Castel di Sangro, hanno fatto emerge le perlessità di Antonio Conte su alcuni elementi della rosa. Il reparto maggiormente sotto la lente di ingrandimento è il centrocampo. E’ ormai chiaro che Conte preferisca avere dei metodisti abili nella riconquista, dei veri “ruba palloni” invece di mezzali più propense al palleggio e all’inserimento. Per il suo modo di giocare gli esterni con i due trequartisti dietro la punta sono gli addetti all’offensiva delle difese avversarie. Anche nelle sue precedenti squadre, Conte ha sempre prediletto i calciatori come Kantè o Barella e messo in secondo piano il talento di giocatori come Eriksen o Oscar. Al Chelsea addirittura preferì avanzare David Luiz a centrocampo proprio per il talentuoso collega brasiliano. E all’Inter proprio Eriksen fu bocciato dopo poche partite preferendo Gagliardini o Vecino. Questo ad oggi mette in lista di sbarco diversi calciatori della rosa per preparare una vera e propria rivoluzione in mezzo al campo .
Cajuste è ormai un giocatore del Brentford e con i suoi soldi (circa 12 milioni) Manna intende chiudere per Billy Gilmour del Brighton anche se c’è ancora distanza tra domanda e offerta con gli inglesi. Altro giocatore in uscita, anche per volere del suo procuratore (Giuffredi) è Gianluca Gaetano. Il suo talento non è mai realmente sbocciato in maglia azzurra e lo scorso anno a Cagliari sembrava aver trovato una strada a lui più consona. Tra dimaro e Castel di Sangro, Conte e il suo staff hanno avuto modo di valutarlo ma anche lui come Cajuste, non ha convinto e non rappresenta il prototipo del “ruba palloni”. Parma e Cagliari se lo contendono ma anche qui sembra non esserci connubio tra domanda e offerta. La richeista degli azzurri di quasi 10M servirebbe per coprire l’innesto di un altro calciatore gradito al neo tecnico azzurro, ovvero Brescianini. Ma le “bocciature2 sembrano non finire qui. Un altro calciatore, che sembrava potesse invece essere il crack di quest’anno, e invece è tra la lista degli “emarginati” è Folorunsho. Dopo la buona stagione di Verona e la convocazione all’Europeo, sembrava fosse il momento giusto per lui a 25 anni di lanciarsi nel calcio che conta. Anche lui, però, con le sue spiccate doti di calciatore tecnico che cerca sempre l’inserimento, ha poco l’identikit del “metodista” e mediano di rottura che Conte si aspettava. Ed ecco che anche lui è stato ad un passo dall’Atalanta e adesso, nonostante il rinnovo, sembra dover essere l’ennesimo sacrificato all’altare di mister Conte, per dare priorità a profili a lui più avvezzi. Persino il giovane Iaccarino, che ha impressionato in questo periodo di preparazione, ha scavalcato le gerarchie.
Una vera rivoluzione in mezzo al campo dove solo Lobotka e Anguissa si salvano ma che ad oggi rischiano di trovare soli e abbandonati se gli azzuri non riusciranno a fare cassa dalle cessioni e a trovare i “gregari” giusti che Conte si aspetta. Sarà un Agosto più caldo del previsto specie in mezzo al campo.