LA RESA DEL GORIZIANO

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Albinoleffe-Napoli, il giorno dopo. Reja si propone alla stampa con garbo, volto sereno…una maschera perfetta. Il modo migliore per non far intravedere la rabbia, o forse la semplice sconfitta personale in un momento del genere. Quante parole sono state dette e ridette, a volte anche in modo ridicolo; quante volte si è sentito dire che è solo un momento, che non c'è fortuna e che il gioco arriverà strada facendo; quante volte abbiamo sentito dire che non è tutto marcio. Adesso è il momento di finirla, e anche Reja lo sa.

Ma la domanda che adesso si pongono tutti è: ma perchè si fa finta di non vedere? perchè si nascondono dietro un dito? L'evidenza è palese! Solo Reja sente di dover dire che la squadra reagirà per orgoglio, quando è chiaro che il problema è diventato lui, il capitano di questa nave, ora più solo che mai.

 

La stampa ha cercato di gridare subito ai quattro venti, che il Napoli aveva dei problemi, lo si è detto già dal pre-campionato; i tifosi hanno abbandonato da tempo la fiducia verso di lui; ma naturalmente questo poco importa, e forse è anche giusto. Ma se società e squadra cominciano a dimostrare di non credere in lui, allora è davvero finita!Tutto non è in relazione solo al risultato di Bergamo, il match con l'Albinoleffe è l'ultima chicca di una torta tanto bella e ricca quanto acida e senza gusto. Le preoccupazioni nascono giorno per giorno, dal modo di lavorare alle parole dette a fine gara.

Cerchiamo di capirci meglio, analizziamo ogni dettaglio: Le dichiarazioni ad esempio, il tecnico per nove giornate ha ribadito la necessità di equilibrio, ma come lo si trova? Spostando in tribuna Gatti, ovvero unico uomo dalle caratteristiche di quel regista che manca a centrocampo? E intanto il tecnico cambia madulo in continuazione, bocciando mano mano quel 4-3-1-2 tanto provato ad Hermagor, due mesi buttati. La situazione fisica è pessima; c'è chi in campo cammina, e non ci riferiamo al solo Bucchi, avrà anche le sue colpe ma uno come lui ha bisogno di una squadra alle spalle che lo metta in condizione di buttarla dentro, cosa che in questo momento non c'è; addirittura abbiamo sentito criticare la sfortuna, perchè è solo sfortuna se la Triestina ci pareggia a partita finita dopo aver praticamente dominato per novanta minuti, stessa cosa per Vicenza e Piacenza; e perchè non dare la colpa anche alla fortuna? Già, è un controsenso, ma in questo mondo di pazzi tutto è concesso! Fortuna che ci assiste da tempo e che anche quest'anno ci ha dato una mano e qualche punto in più ed è inutile ricordare quali.

Ma bisogna parlare dello spogliatoio? Ormai non si può dire più nemmeno che sia spaccato, sarebbe meglio dire segmentato. Lo spogliatoio, con le prestazioni fornite in campo e non con le parole, ha dimostrato davvero di essere un gruppo, tutti contro Reja! Il non avere gioco non è davvero un problema, lo si può risolvere con il passare del tempo, ma qui manca la voglia, la concentrazione, la cattiveria e anche l'orgoglio, quello che Reja stesso spera di rivedere Lunedì, ma non sarà orgoglio, sarà solo un modo per salvare la faccia, l'orgoglio è stato perso tempo fa e a Bergamo si è entrati nello squallore più totale. Ci vuole rispetto per l'avversario, sempre, ma la caratura delle due squadre è nettamente differente eppure il Napoli non ha mai impegnato il portiere, ma c'è ancora di più, il Napoli non ha nemmeno provato l'assalto finale quello che un tempo era chiamato "un gol nella zona Napoli",sabato c'era solo una gran voglia di buttare la palla lì senza pretese, come se tutto dovesse venire di conseguenza, magari ci pensa…Culovic, la vera stella di un Napoli cupo.

Apriamo gl'occhi, anche il Presidente si sta cominciando a stufare, la telefonata di Sabato ne è la prova. Ormai si sta colando a picco, meglio trovare una scialuppa, e a questo ci deve pensare Marino prima che sia troppo tardi.

Lunedì arriva la Juventus al San Paolo, cosa ci aspettiamo? Che la squadra azzurra stravinca e che siano tutti contenti? Meglio non metterci il pensiero, anche perché se le cose vanno male c’è il modo per annebbiare tutti (l’autunno pieno, la squalifica di Cannavaro, l’equilibrio ecc ecc) sembra di rivedere un film mal riuscito. Meglio ricordare un dato però, lunedì sera sarà campionato, il tempo della Coppa Italia fa parte del passato…come Reja e quel Napoli chiamata “squadra”

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