La SSC NAPOLI premiata a Lampedusa come “Sud che vince”

In questa straordinaria stagione di riconoscimenti al Napoli ne tocca anche uno singolare e carico di umanità. Arriva dal lembo più meridionale d’Europa, Lampedusa, nell’ambito del “Premio giornalistico Cristiana Matano” la cui ottava edizione è scattata ieri sera con una piece teatrale (“La luna e i falò”) affidata ad Andrea Bosca. Ma nella storia struggente e meravigliosa della giornalista nata proprio a  nella città partenopea , scomparsa nel 2015, la squadra azzurra ha un ruolo eccome. Cristiana ne era sostenitrice appassionata, come il marito Filippo Mulè, che ha deciso di onorarne la memoria con una serie di eventi che ne portano il nome e ne trasmettono la memoria, organizzati a Lampedusa dove la Matano ha scelto di riposare per sempre. E la vittoria del terzo scudetto partenopeo ha dato il la ad un premio speciale, pensato non tanto per il valore dell’impresa sportiva, quanto per il significato sociale che la squadra ha saputo trasmettere e che ben si sposa con i principi della manifestazione che parla di integrazione e insularità.

Nella serata conclusiva di domani, fra i premi agli studenti delle Pelagie e ai giornalisti di tutto il mondo che raccontano storie insieme di dolore e di riscatto, fra gli interventi di Ester Pantano (la protagonista di Makari) e di Ascanio Celestini, ci sarà anche la SSC NAPOLI, che riceverà una targa come “simbolo vincente del Sud e perfetto esempio di integrazione di culture”.

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