La vena sul collo “is back”

Il Napoli annienta 0-4 il Cagliari in trasferta, incanalando la 3ª vittoria di fila (non accada dall’epoca Spalletti) e lancia un serio avvertimento al campionato: il Napoli c’è, e ruggisce forte. Prima partita con tutta la rosa al completo, e la sensazione che trasmette questa squadra in fase embrionale, è che i margini di miglioramento sono smisurati. Andando ad analizzare le sostituzioni, sono entrati a gara in corso: Olivera, Simeone, McTominay, Gilmour e David Neres. Lasciando sulla panchina gente come Raspadori, Ngonge, Folorunsho e c’è da vedere cosa potrà dare Rafa Marin a questa squadra. Insomma, per un team che non parteciperà alle coppe europee è tanta roba. Ma al di là dell’aspetto tecnico-tattico, si è rivista la compattezza dei tempi belli. Tutti UNITI, dopo ogni goal sono state bellissime le scene di esultanza con tutto il gruppo. Negli ultimi 2 anni a Napoli specialmente, c’è stata la netta dimostrazione di come gli stessi calciatori sono arrivati a vincere il titolo e poi arrivare 10º posto. De Laurentiis da uomo intelligente ha preso un ottimo DS come Manna, poi un comandante di nome Antonio Conte; una figura di spessore come Lele Oriali. Non si è fatto mettere i piedi in testa da nessuno in fase di mercato (caso Osimhen) e ha fatto mercato (148mln spesi) nonostante non ci siano stati introiti.

Gli ingredienti per cucinare qualcosa di stellato ci sono tutti, peccato non aver completato la rosa con almeno un altro esterno di spessore ed un altro difensore di alto livello. Eventualmente a gennaio si può aggiustare qualcosa. Antonio Conte si è calato nei panni del coach padre di famiglia, bastone e carota all’occorrenza, il bello deve ancora venire.

Stay tuned…

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