LANCIANO IN EMERGENZA, MA OCCHIO A DI GENNARO
Sette elementi indisponibili: Francesco Monaco non li farà pesare, né piange per questo, ma il suo Lanciano arriva a Napoli più rimaneggiato che mai. Assenze finanche importanti, riguardanti l’undici titolari, che costringeranno l’ex tecnico della Primavera dell’Ascoli a snaturare il suo 4-4-2 adattando giocatori in ruoli non consoni alle loro caratteristiche. Neppure il rinvio della gara interna contro la Lucchese è servito ai frentani per recuperare qualche pedina, se non il mediano Valerio Carboni che però al massimo si accomoderà in panchina. E così a Monaco non resta che affidarsi alla buona volontà degli undici che scenderanno in campo. Una formazione dettata dall’infermeria più che da scelte tecnico-tattiche. La disposizione in campo di Correa e Ventura determinerà il modulo di gioco, che oscillerà da un 4-4-2 ad un 4-4-1-1. In porta ci sarà Maurantonio (’81), che visti i dieci gol subiti dal Lanciano male non se la cava. Il segreto degli abruzzesi, ai margini della zona play-off pur con una gara in meno, sta proprio negli equilibri che questo esordiente tecnico ha saputo disegnare portandosi dalle giovanili della squadra marchigiani alcuni elementi già allenati. Il portiere è uno di questi, insieme al difensore Salvatore Bocchetti (’84), che nasce terzino sinistro ma che nell’occasione sarà costretto ad accentrarsi al fianco di Moresi (’80), a Lanciano da più anni nei quali ha sempre giocato da centrocampista centrale. Bandiera del Lanciano è anche il terzino destro Paris (’79), che terrà la fascia in parallelo all’esperto Micco (’76), che per la verità ha più caratteristiche di spinta che non difensive. L’ex Foggia sarà chiamato al sacrificio per coprire le scorribande dell’argentino Correa (’84), pescato dal presidente Angelucci fra i dilettanti del Penne. E’ un elemento fisicamente agilissimo, abile nel saltare l’uomo ed impiegabile a sinistra così come sulla linea dei fantasisti. A destra, invece, ad agire è il confermato Cini (’79), altro giocatore che a Lanciano è da più anni e che non disdegna una mano in copertura. Al centro, l’uomo d’ordine è capitan Leone (’70), tornato a casa dopo un anno di D con la Val di Sangro. E’ lui ad organizzare il gioco dei rossoneri, dall’alto della sua esperienza in serie C e dei suoi trascorsi con la casacca del Lanciano, club con il quale ha scalato tutte le categorie a partire dall’Eccellenza. Tocca invece all’ex Novara Caremi (’84) imporre un ritmo più alto all’azione, che vede nel ruolo di finalizzatore il bomber napoletano Francesco Di Gennaro (’82), autore di 30 gol in 49 presenze maturate nei dilettanti tra Formia e Ferentino. Longilineo potente, Di Gennaro per caratteristiche somiglia molto a Toni, e quest’anno ha già realizzato 7 gol. Al suo fianco c’è Mirko Ventura (’79), seconda punta che spesso parte largo per poi accentrarsi: è il motivo per cui Monaco potrebbe schierarlo a sinistra posizionando Correa qualche metro dietro Di Gennaro, sul quale ci sarà tutto il peso dell’attacco frentano (17 gol finora).