Le chat noir

Napoli con le ruote sgonfie prende un punto a Bologna giocando senza osare. La sfortuna si accanisce nel primo tempo con il palo di Osimhen che è però l’unico tiro in porta degli azzurri. Nella ripresa il rigore fallito sempre da Osimhen chiude una partita che può apparire sfortunata ma che invece si porta dietro le interpretazioni tattiche di Garcia che ancora una volta sembra non leggere le partite.

Il Napoli ha adesso un problema serio. I rigori sono occasioni importanti per sbloccare partite come questa. Non avere un cecchino dal dischetto e sui calci piazzati è un problema che può diventare serio. Se non trovi le trame di gioco per vincere queste partite e quando hai le occasioni non le capitalizzi, allora non puoi andare lontano. Dopo cinque giornate il Napoli sembra una parente lontanissima di quella dello scorso anno, sia nel corpo che nell’anima. La paura di perdere ha preso d’assalto Garcia che lo trasmette con i suoi cambi alla squadra. Una squadra che sparisce sempre nel secondo tempo. I cambi dell’allenatore sono poi cervellotici. Sembra non siano neanche noti alla squadra, come se non ci fosse un piano tattico studiato. Il Napoli ha un problema serio adesso. C’è tanto che non va sotto ogni punto di vista. Sia in campo che in panchina. La squadra ha perso i punti di riferimento e di questo passo sta perdendo anche fiducia con gli episodi che girano al contrario. La rabbia di Osimhen alla sostituzione con la richiesta del perchè non schieri le due punte per vincerla sono il segno che tra tecnico e squadra il feeling è sempre più labile.

Il meno sette dall’Inter capolista è certamente poco edificante per la squadra campione d’Italia che si accontenta di non perdere a Bologna come se avesse una tabella salvezza.

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