Lo scacciafantasmi

Un gol che vale più di una semplice marcatura e che regala più di soli tre punti: quello che Giovanni Di Lorenzo realizza allo scadere del primo tempo equivale ad una liberazione per la squadra di Conte, che ha potuto così sfogare tutta la rabbia per un inizio di campionato difficilissimo. La rete che insieme al raddoppio di Kvaratskhelia ed al tris di Simeone decide il match contro il Bologna è stata firmata dall’uomo più discusso dell’estate azzurra, dopo Osimhen: Di Lorenzo, che sembrava in procinto di lasciare Napoli dopo i malumori manifestati alla fine della passata stagione e dopo i corteggiamenti di Juventus e Inter, ha accettato di rimanere con Conte che è stato subito ripagato. La partita col Bologna era anche cominciata bene, pronti-via tre occasioni da gol non sfruttate da Raspadori, poi una lunga fase di primo tempo in cui era successo poco o nulla, dove Meret aveva dovuto addirittura sporcarsi i guantoni su Castro. Sembravano ripresentarsi i fantasmi di Verona, ma ci ha pensato proprio il capitano a cacciarli via cancellando l’umiliazione del Bentegodi. Da braccetto di destra, Di Lorenzo offre non solo un’uscita palla di qualità, ma anche gli inserimenti di un’ala aggiunta: è così che è nato il gol col Bologna su uno splendido assist di Kvaratskhelia. Un ruolo nuovo ma che un giocatore intelligente come Di Lorenzo sta ben interpretando, con la giusta attenzione e cattiveria in fase difensiva e la tecnica sufficiente per disimpegnarsi nel palleggio fino ad arrivare agli inserimenti senza palla in area avversaria per pungere nella fase offensiva. È una delle (poche) note liete di questo avvio di stagione azzurra e che alla vigilia poteva rappresentare uno dei (tanti) punti interrogativi che accompagnano la nuova avventura di Antonio Conte a Napoli.

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