Lo Zibaldone azzurro: Sporting Braga-Napoli dalla A alla Z
Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto
Autogol di Niakate che paradossalmente fa aumentare la rabbia e il disappunto. Vittoria di importanza fondamentale, ma aumentano le perplessità per aver fatto così fatica anche al cospetto di un rivale a dir poco modesto.
Braga che si appresta ad essere la “Cenerentola” del girone. Formazione dotata di alcuni talenti interessanti, ma apparsa decisamente non all’altezza della prima competizione europea.
Colpisce la traversa, fallisce una rete davanti al portiere avversario, ci prova in tutti i modi possibili ma non riesca a timbrare il cartellino. Osimhen combatte come al solito fino all’ultima goccia di sudore, ma stavolta pecca di lucidità e freddezza.
Difesa azzurra in perenne difficoltà: la linea è poco coordinata, si muove male ed evidenzia mancanza di intesa, equilibrio ed affiatamento. Ogni volta che i portoghesi superavano il centrocampo erano dolori…
Esordio in maglia azzurra per Natan, che entra in campo negli ultimi frangenti del match e si mette in mostra con il suo marchio di fabbrica: intervento in scivolata. Non giudicabile, ma va messo alla prova.
Finale di gara con la difesa a cinque, a volte perfino con il supporto di Elmas, tuttavia i partenopei hanno ugualmente rischiato l’impossibile, facendo inserire agevolmente i propri avversari.
Giro palla decisamente migliore nel primo tempo, poi nella ripresa il Napoli si è gradualmente consegnato agli avversari provando a pungere quasi esclusivamente in contropiede.
Horta- Tra i più pericolosi della formazione portoghese. Mette in mostra la sua qualità sulla linea di centrocampo, poi nel finale fallisce una ghiotta occasione tirando alto da ottima posizione.
Irriconoscibile Frank Zambo Anguissa, lontano parente del giocatore apprezzato nelle precedenti stagioni. Nel primo tempo compie una quantità abnorme di errori, faticando sia nell’impostazione che nell’interdizione. Manca tanto.
Leadership nel girone, in compagnia del Real Madrid. Probabilmente la nota più positiva di una serata ancora una volta tormentate. Per raggiungere gli ottavi, in ogni caso, servirà un Napoli ben diverso da quello di Braga.
Manca la continuità nel corso della singola gara: ancora una volta si vedono tanti volti di questa squadra nel corso dei novanta minuti. Ancora moltissimo da lavorare.
Nella buona sorte e nelle avversità capitan Di Lorenzo c’è! Allo scadere della prima frazione di gioco, raccoglie palla in area e con il mancino sblocca il punteggio, invitando poi tutti i propri compagni ad un abbraccio collettivo. Guida e trascinatore.
Ostigard entra al posto dell’infortunato Rrahmani, compiendo qualche intervento in anticipo ma commettendo anche tante sbavature che potevano costare carissimo ai fini del risultato. La difesa è ancora un cantiere aperto.
Palo clamoroso colpito dall’ex Benfica Pizza nel corso del quinto minuto di recupero. Da posizione defilata il centravanti del Braga stava per beffare tutta la retroguardia napoletana, fattasi trovare impreparata nella circostanza.
Qualificazione agli ottavi che passerà sicuramente per il doppio confronto con l’Union Berlino, che ha sfiorato un inaspettato pareggio nel nuovo Bernabeu. Nulla è scontato!
Rete di Bruma nata da una palla persa nella propria metà campo. Una disattenzione e una giocata totalmente sbagliata, considerando il momento della partita. Stavolta è andata bene, ma in campo europeo tali sbavature possono essere fatali.
Sprazzi di Kvaratskhelia: quando il georgiano si accende dà la sensazione di poter far male, tuttavia non riesce mai ad essere costante e sulla sinistra il Napoli fa fatica a macinare gioco.
Tre punti, ma con quante difficoltà…Si cercava di fare un passo avanti sul piano del gioco e delle certezze difensive, ma questo discorso è rimandato ai prossimi impegni degli azzurri.
Un solo gol realizzato nel primo tempo, ma potevano esserne molti di più. Stesso discorso, ma a parti invertite nella ripresa. Una rete subita, ma tanta imprecisione del Braga nel finale.
VAR che interviene nel corso della prima frazione di gioco per cancellare il penalty a favore del Napoli. Decisione corretta, dal momento che era stato Osimhen a scalciare il difensore avversario.
Zalazar entra nel migliore dei modi in partita, andando via sulla destra e pennellando un cross perfetto per il colpo di testa vincente di Bruma. Crea subito scompiglio nella metà campo avversaria.