Lo Zibaldone azzurro: Torino-Napoli dalla A alla Z

Riviviamo la partita di ieri pomeriggio con il classico gioco dell’alfabeto 

Azzannato anche il Toro: il Napoli rifila colpi fortissimi a qualunque avversario e in qualsiasi momento. I partenopei abbattono anche i granata, che tuttavia non hanno affatto demeritato.

Buongiorno entra nella ripresa rendendosi pericoloso con un colpo di testa che termina fuori, ma nel reparto difensivo anche lui vive momenti di difficoltà enormi.

Clean-sheet: l’ennesimo della stagione. Anche in una partita in cui gli avversari hanno provato in tutti i modi a far male, soprattutto a metà del primo tempo, i partenopei mantengono la porta inviolata. Strapotere.

Drago a due teste: Spalletti celebra Victor Osimhen, che all’interno dell’area di rigore fa davvero paura riuscendo ad essere una vera e propria sentenza. Giustiziere.

Eccellente il lavoro di Amir Rrahmani, che guida la difesa con saggezza estrema. Impostazione ottima, chiusure efficaci e senso della posizione sempre altissimo.

Fase complicata per i partenopei, i quali dopo aver siglato la rete del vantaggio hanno dovuto far fronte agli attacchi di un generoso Torino.

Gara che poteva essere sporca, considerando le caratteristiche del Torino, tuttavia Stanislav Lobotka pulisce sempre con notevole maestria ogni pallone. Ciò che tocca diventa arte.

Hirving Lozano effettua un lavoro ineccepibile per ciò che concerne il pressing sui rivali, ma sbaglia anche un paio di occasioni abbordabili per andare a segno.

Ingresso da ricordare per Tanguy Ndonbele, autore del secondo gol con la maglia del Napoli. Premiata la sua determinazione, capacità di pressing, qualità e anche freddezza sotto porta.

Linetty si rivela artefice di una prova a dir poco negativa: filtro nullo a centrocampo e fallo in area ai danni di Kvaratskhelia, che pone fine ai tentativi di rimonta della sua squadra.

Monopolio Osimhen-Kvaratskhelia: impongono un dominio assoluto su ogni partita. Doppietta per il nigeriano, gol su rigore e assist per il georgiano. Momenti che non potranno mai essere dimenticati.

Nuovamente sul pezzo Piotr Zielinski, che conferma la gara positiva di mercoledì scorso e mette a referto un assist su corner, battuto con una precisione chirurgica. Sempre nel vivo della manovra.

Olivera parte dal primo minuto, disputando una grande gara dal primo all’ultimo istante. Prestazione coronata da un cross perfetto per il colpo di testa vincente dell’alieno.

Passione Napoli in tutti gli stadi d’Italia. Al Grande Olimpico un’altra ondata azzurra a circondare lo spettacolo offerto dai calciatori partenopei. Spalla a spalla.

Quattro gol in quella che doveva essere una trasferta più che ostica. Segnale evidente di superiorità totale nei confronti di tutti gli avversari del campionato.

Risultato roboante, che magari non rispecchia del tutto l’andamento del match ma mette in risalto lo strapotere della compagine di Spalletti, artefice di questo autentico capolavoro.

Sensazionale la giocata di Di Lorenzo, il quale dopo aver battuto la rimessa laterale si butta dentro al campo e allarga il fronte per Kvara, dando il via all’azione del tris.

Tapin fallito da Sanabria, il quale davanti alla porta colpisce clamorosamente il palo, graziando tutta la difesa del Napoli.

Una settimana di pausa necessaria per ricaricare le pile e preparare l’assalto finale sia in campo italiano ma soprattutto in Europa, lì dove è legittimo sognare.

Vlasic è tra gli ultimi a mollare tra le fila del Torino. Appena rientrato dall’infortunio, fa ampiamente la differenza rispetto ai propri compagni manifestando doti tecniche superiori.

Zittiti ufficialmente tutti coloro che invocavano il crollo del Napoli e l’inizio di un campionato totalmente diverso. Riprovateci nuovamente ad aprile.

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