Lo zibaldone di Berlino-Napoli

Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto

Approccio abbastanza attendista, più di marca Union. Entrambe le compagini non si fanno del male nella prima frazione di gioco, poi alla distanza esce il Napoli.

Buon ingresso in campo da parte di Lindstrom, che prova a fare la differenza con la sua velocità sulla corsia di destra. Attende un minutaggio superiore.

Cielo azzurro sopra Berlino. Stavolta, però, si tinge dei colori del Napoli. Un avversario non propriamente irresistibile, ma è comunque una vittoria prestigiosa in uno stadio che fa parte della storia sportiva.

 

Deludente la prova di Cajuste, che non riesce a confermare la bella prestazione di Verona. Giocare in Champions è tutt’altra roba. Avrà modo di crescere.

 

Emerge alla distanza Rrahmani, leggermente in difficoltà nel primo tempo. Nella ripresa ha anche il merito di far partire l’azione che porta alla rete di Raspadori.

 

Falcidiato di falli Matteo Politano, che soprattutto nel primo tempo viene steso più volte in maniera irregolare. Poteva essere utilizzato un metro un pò diverso dal direttore di gara.

 

Gosens desolato a fine gara, quasi in imbarazzo dinanzi ai propri tifosi per la striscia a dir poco nefasta di nove sconfitte consecutive. Aveva trovato anche la via della rete, vanificato però per posizione di fuorigioco.

 

Haberer- Inizio folgorante, va al tiro per ben due volte nelle fasi iniziali del match, ma poi cala anche lui alla distanza. Generoso, ma non basta.

 

Immarcabile Kvaratskhelia, che sta vivendo un momento di forma strabiliante. Non c’è Osimhen e si prende lui la responsabilità di condurre il gruppo verso successi di importanza capitale.

 

L’urlo di Natan, che al minuto 84 effettua una scivolata poderosa a ridosso del centrocampo impedendo all’Union di lanciarsi pericolosamente in contropiede. Perenne certezza.

 

Mario Rui gioca di nuovo da titolare, non demeritando e mettendoci lo zampino anche nell’azione del gol. Successivamente fa spazio ad Olivera.

 

Non arriva una prestazione positiva, ma quantomeno il Napoli ha portato a casa l’intera posta in palio, che gli permette di lavorare con maggiore serenità nei prossimi giorni. Testa al Milan.

 

Ostigard entra nel finale al posto di Kvaratskhelia, evidenziando il chiaro segnale di difendere a tutti i costi il vantaggio maturato con fatica nella ripresa.

 

Problema Bonucci- Il centrale difensivo ex Juventus viene escluso dall’undici iniziale e intraprende una polemica con club e allenatore. Non una sorpresa.

 

Qualificazione più vicina, ampiamente alla portata, ma che non deve autorizzare la squadra ad abbassare la guardia. Tra un paio di settimane ci si giocherà la fetta più grande di questo discorso.

 

Risultato che rispecchia una partita non propriamente spettacolare. Poche occasioni da gol, tante interruzioni e molto studio e tattica da ambedue le parti.

 

Sblocca il punteggio con una rete da centravanti vere. Non aveva fatto benissimo Raspadori, ma ancora una volta dimostra che quando gli arriva una palla deliziosa, lui sa come metterla dentro. Uomo Europa.

 

Timore nel finale di gara, quando gli azzurri si sono abbassati fin troppo concedendo metri e potenziali chance pericolose ai padroni di casa. Una versione inedita del Napoli.

Un tiro verso la porta avversaria, ma straordinariamente efficace grazie alla giocata superlativa del fuoriclasse georgiano Kvara. Le giocate del singolo lanciano il Napoli.

 

Vittoria che lancia il Napoli al secondo posto nel girone. In caso di successo anche nel prossimo match del Maradona ci sarebbe una seria ipoteca sulla qualificazione. Fondamentale, tuttavia, procedere per gradi.

 

Zero pericoli per Alex Meret, che eccezion fatta per un colpo di testa finito di poco al lato, non ha molto lavoro da compiere e vive una serata di serenità assoluta.

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