Lo zibaldone di Lazio-Napoli

 Riviviamo la partita di ieri con il classico gioco dell’alfabeto

Atteggiamento piuttosto remissivo da parte degli azzurri, che non tirano mai verso la porta avversaria ma allo stesso tempo concedono pochissimo alla formazione capitolina.

 

Baricentro basso, così come era accaduto nelle precedenti due partite di Supercoppa italiana. Il Napoli ha pensato in primis a non prenderle.

 

Campioni d’Italia e vice campioni d’Italia che mettono in scena uno spettacolo per nulla gradevole, privo di colpi di qualità e di giocate entusiasmanti. Uno scialbo pomeriggio invernale.

 

Dodici anni fa si era verificata l’ultima circostanza in cui il Napoli non era riuscito a calciare nella porta avversaria durante una partita. Segnale evidente di un’involuzione offensiva.

 

Esordio in maglia azzurra per Ngonge e Dendoncker, i quali fanno quello che possono entrando abbastanza bene in gara, in attesa di un ulteriore riscontro già a partire dalla prossima settimana.

 

Fraseggio lento da entrambe le parti, con il pubblico dell’Olimpico che ha spesso rumoreggiato per la mancanza di velocità nella manovra.

 

Gol splendido annullato al Taty Castellanos ad inizio ripresa a causa di un leggero fuorigioco. Il centravanti biancoceleste si era coordinato benissimo mettendo la palla nella porta di Gollini. È salita bene la difesa partenopea.

 

Ha fatto quel che poteva, con pochissimi minuti nelle gambe nelle ultime stagioni. Da apprezzare la prova di Diego Demme, che ha dato intensità alla mediana per circa sessanta minuti.

 

Il più pericoloso nella prima frazione di gioco è stato Isaksen, che ha provato a far male con la sua velocità e tentando anche un paio di conclusioni dalla distanza che sono terminate fuori dallo specchio.

 

Luis Alberto tenta qualche giocata illuminante, ma neanche lui riesce a superare con disinvoltura il muro eretto dalla compagine di Mazzarri.

 

Mantiene la porta inviolata Pierluigi Gollini, ed è sicuramente un’ottima notizia. Ciò che preoccupa, tuttavia, è la mancanza di idee ben precise quando si ha la palla tra i piedi.

 

Ngonge manifesta tutto il proprio rammarico sui social per un risultato non soddisfacente, ma allo stesso tempo esprime gioia ed orgoglio per aver indossato per la prima volta questa maglia. Da lanciare.

 

Ostigard disputa una gara di assoluto valore, rivelandosi anche fondamentale e decisivo andando a salvare la porta dopo un tacco di Castellanos. Fa la differenza.

 

Pressing troppo spesso isolato della punta e senza la giusta coesione con gli altri compagni. Il Napoli non riesce a sottrarre la sfera ai portatori di palla avversari.

 

Quattro punti di distanza dall’Atalanta quarta in classifica, ma la bagarre per la Champions diventa estremamente dura e ogni punto conquistato o perso può fare davvero la differenza.

 

Raspadori ancora a secco di gol: certamente il modulo non aiuta per nulla, ma andrebbe trovata una collocazione ben precisa per lui, in linea con le sue caratteristiche.

 

Svaria sul fronte offensivo Matteo Politano, che ancora una volta dà la sensazione di poter essere tra i pochi a poter inventare un colpo o una giocata rilevante in qualsiasi momento.

 

Tanti duelli aerei vinti con caparbietà dalla retroguardia azzurra. La nota più positiva è caratterizzata sicuramente dalle maggiori certezze in fase difensiva.

 

Un punto che consente al Napoli di restare a contatto con la Lazio e con le altre squadre in corsa per la Champions League. D’ora in poi si dovrà tornare a vincere.

 

Vivacizza la manovra, effettuando anche il primo tiro seppur fuori dallo specchio. Gianluca Gaetano ha un buon impatto sul match e prova a creare qualche grattacapo.

 

Zielinski torna a giocare dal primo minuto, ma anche lui non riesce a trovare alcun guizzo degno di nota. L’auspicio è che possa esprimersi al meglio fino a fine stagione.

Zibaldone
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