Lo zibaldone di Napoli-Berlino
Riviviamo la partita di ieri pomeriggio con il classico gioco dell’alfabeto
Arriva un passo falso pesante, sia per la classifica ma soprattutto per il morale. Interrotta la striscia estremamente negativa dell’Union. Pomeriggio amaro.
Baricentro basso dei tedeschi, che però al momento opportuno riescono a colpire in ripartenza e costringono il Napoli ad un pareggio deludente.
Concreto e spietato l’Union, che non crea chissà quante gol ma ogni volta che si avvicina alla porta riesce ad essere pericoloso. Oltre al gol del pari, c’è stato anche il palo a fine primo tempo e altre due chance per andare addirittura in vantaggio.
Dodici sconfitte consecutive: era questo il ruolino di marcia dell’Union prima di arrivare al Maradona. Basterebbe soltanto questo dato per giustificare la delusione e lo sconforto della piazza.
Ennesima partita sciagurata in casa, confermando un andamento da brividi tra le mura del Maradona. Invertire immediatamente la tendenza.
Fofana sigla la rete del pareggio, facendo esplodere di gioia i tanti sostenitori della compagine berlinese. Un risultato storico per gli ospiti, che sarà ricordato a lungo.
Gara non spettacolare dal punto di vista delle giocate e della qualità del palleggio. Non ci sono state numerose grandi chance, si sono viste più le lacune di entrambe le formazioni.
Ha steccato clamorosamente la squadra partenopea, che inevitabilmente sarà ricordata in maniera negativa come la compagine che ha risollevato l’Union dagli abissi. Benevoli.
Inaspettato ma non compromettente questo pareggio, che comunque consente al Napoli di portarsi momentaneamente a +4 sul Braga. Probabilmente a dicembre ci si giocherà tutto contro i portoghesi.
Lindstrom entra soltanto nel finale, provando a fare qualcosa di interessante negli uno contro uno. Il tempo, però, è davvero troppo poco.
Man of the match Matteo Politano: ancora lui, sempre lui l’uomo del momento. Immarcabile, furente, unico a fare realmente la differenza. Trova la rete con un pizzico di fortuna, che però aiuta gli audaci.
Non va, non gira a dovere questo Napoli, che non si muove in maniera armonica e sembra che vada avanti soltanto sulla base di sprazzi e giocate personali. Rettificare immediatamente.
Opaca la prova di Kvaratskhelia, il quale non riesce a trovare il guizzo vincente per trascinare i propri compagni come nella gara d’andata. Stavolta la serata non è delle migliori e ne risente tutto il Napoli.
Pochissimo spazio per il Cholito Simeone, il quale meriterebbe sicuramente una considerazione maggiore in virtù delle sue capacità e di ciò che ha fatto negli scorsi mesi.
Qualificazione che è ancora ampiamente a portata di mano. Non riuscire ad agguantarla significherebbe cataclisma più assoluto.
Rete soltanto sfiorata per Natan, che nel primo tempo stacca più in alto di tutti in occasione di un corner colpendo in pieno il palo. Rimandato l’appuntamento con il suo primo gol europeo.
Solo a se stesso Stanislav Lobotka, che viene lasciato in balia degli avversari in occasione del pareggio e non riesce mai a trovare il giusto appoggio quando il Napoli mantiene il palleggio.
Tentativi di vincere la gara che non vanno a buon fine, per lo più frutto di spunti individuali e senza una vera e propria logica chiara.
Un solo gol fatto contro una compagine che sta facendo acqua da tutte le parti. Stavolta il Napoli ha concretizzato molto poco, ma ha fatto fatica anche nella creazione.
VAR che annulla la rete di Anguissa, per un precedente fallo di Di Lorenzo. Ci può stare la revisione, anche se l’irregolarità non è stata così netta.
Zielinski è autore di una prova non propriamente brillante, ma è l’unico in grado di creare qualcosa di interessante con la palla tra i piedi. È mancata la luce.