L’ultimo guerriero

Il Napoli esce sconfitto dal Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, mattatore di giornata l’Atalanta di Gasperini, che la spunta sul filo di lana. Applausi scroscianti dei tifosi presenti ieri allo stadio per una prestazione sontuosa, nonostante le numerose assenze che avevano falcidiato gli azzurri.
Il punteggio è stato di 2-3, in gol Malinovsky, Zielinski, Mertens, Demiral e Freuler.
La classifica vede per la prima volta una capolista diversa, ossia il Milan e non più i partenopei.
Quello che sicuramente si è messo più in luce, considerando anche il risultato, è stato il Chuchy Lozano. Questi sono gli aggettivi che possiamo attribuirgli:

Combattivo: si batte per ogni pallone perso, a volte anche con leggera veemenza, ma riesce a caricare i compagni, forse non tutti però.

Preciso: serve perfettamente Mertens sul gol del sorpasso e dai suoi piedi nasce anche il pareggio momentaneo di Piotr Zielinski.

Lungimirante: pensava di poter, prima o poi, tornare il Chuchy visto sotto la guida Gattuso ed alla fine possiamo dire che piano piano ci sta riuscendo, nonostante il ritorno dall’infortunio.

Carismatico: le urla per caricarlo ormai non gli occorrono più, anzi da leader silenzioso ora è lui che urla, ma sul campo, con le sue giocate ed il suo atteggiamento. 

In questo momento storico un vero uomo di carattere serve come il pane, gli infortuni hanno abbattuto gli umori, nonché le scelte di formazione. Giovedì però c’è un dentro o fuori per l’Europa League, l’avversario è il Leicester. Non chiediamo la luna, ma almeno metteteci il 100 per 100, poi quel che sarà, sarà.

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