L’ improvvisa morte avvenuta per infarto all’ età di 43 anni del Presidente Egidio Mussollino ( uno dei più amati della storia del Napoli ) aveva naturalmente creato un clima d’ incertezza nella dirigenza azzurra. Il 7 luglio 1951 comunque, al posto di Mussollino fu eletto  Alfonso Cuomo, uomo di fiducia del Comandante Lauro che, in quel frangente fu nominato Presidente onorario, dopo essersi convinto a rientrare in società, dopo la prima esperienza dal 1936 al 1940. Lauro si impegnò a ripianare i debito ottenendo in cambio di avere la maggioranza delle azioni., lasciando Cuomo come presidente. Fu una campagna acquisti piuttosto movimentata, con sette cessioni ed altrettanti acquisti ( fra cui quello di Manlio Scopigno, futuro allenatore del Cagliari campione d’ Italia nel 1970 ). Purtroppo, per moti vari, fra infortuni più o meno gravi ( Masoni, Becchetti, Comaschi e Todeschini ) e problematiche di tipo disciplinare ( Becchetti ) la stagione non fu affatto semplice, sempre con Eraldo Monzeglio in panca. Ciononostante tutte queste difficoltà, la squadra conquistò un buon sesto posto, con qualche exploit eclatante, tipo il 7-0 inflitto al Como al ” Vomero ” ed il successo ottenuto in quel di Bologna ( al tempo considerato una ” grande ” ) per 4 -1. In particolare in quel campionato si distinsero Casari, Vinyei, Astorri ed Amadei. Il 22 giugno si disputò l’ ultima giornata, con ( tanto per cambiare…) la Juventus già laureatasi campione d’ Italia. In un match ormai senza interessi di classifica, a Mergellina fu un’ Atalanta già salva a far visita agli azzurri. La gara fu abbastanza divertente, con il Napoli uscito vincitore per 3 -1. All’ iniziale punto di Formentin al 37°, rispose il bergamasco Santagostino al 56°. Appena due minuti dopo Kriezu ristabilì le distanze, prima del gol del definitivo 3 -1 messo a segno da Masoni al minuto 73. Ricordiamo le formazioni scese in campo in quella partita di quasi 71 anni fa : Napoli con Casari, Delfrati, Castelli. Masoni, Gramaglia, Comaschi. Vinyei, Granata, Formentin, Kriezu ed Astorri. Gli ospiti erano invece composti da : Cattaneo, Rota, Gariboldi. Roncoli, Rampinelli, Hansen. Soerensen, Brugola, Santagostino, Cadé e Cergoli. Un bel finale per una soddisfacente stagione.

Lo scorso anno gli orobici di Gasperini, approfittando di un Napoli largamente rimaneggiato, al termine di una bellissima sfida per merito di entrambe, si sono imposti per la settima volta nella storia all’ ombra del Vesuvio. Dodici sono i pareggi e trentacinque sono i successi azzurri. Come si vede, la tradizione è largamente favorevole ai ” nostri “. Con la Lazio si è trattata fondamentalmente sfortunata, pur riconoscendo i meriti degli uomini di Sarri. Anche in vista del ritorno con l’ Eintracht, è già tempo di riprendere la consuetudine dei successi con i nerazzurri bergamaschi. Vai Napoli !!!

EMANUELE OROFINO