Leadirship e duttilità a servizio di Rudi Garcia: chi è Jesper Lindstrom!
Il Napoli ha da poco ufficializzato il nuovo acquisto Jesper Lindstrom, giocatore danese che andrà a sostituire il partente Hirving Lozano che lascia il Maradona 4 anni dopo il suo arrivo. L’ex Eintracht Francoforte era seguito dalle Big europee ma, alla fine, ha scelto il calore del tifo azzurro come sua prossima destinazione per vincere e far sognare la città campana. Chi è Lindstrom? Nasce come trequartista puro, un autentico rifinitore che predilige di orbitare alle spalle di una prima punta piuttosto strutturata fisicamente. Nel pacchetto ci sono ovviamente una cifra tecnica di primissima fascia e la capacità di ‘strappare’ che lo rende un calciatore capace di velocizzare la manovra. È essenzialmente un destro di piede, ma è capace di avere grande duttilità sulla trequarti. In un modulo come il 4-2-3-1 può giocare di fatto in tutti i ruoli alle spalle della prima punta. Anche se spesso l’abbiamo visto soprattutto sulla fascia destra, molto più che in altre posizioni. Ama partire dalla fascia destra, quindi, ma quello è solo un punto d’inizio per poi fare male in corsa o alle spalle della difesa avversaria. Nell’ultima stagione ha segnato sette gol e messo a referto due assist in Bundesliga, un dato che, nel contesto offensivo del Napoli, potrebbe tranquillamente migliorare. Nel corso della sua giovane carriera, infatti, ha più volte dimostrato di poter andare a segno e di avere un piede destro di buona qualità, soprattutto quando deve tirare o comunque concludere l’azione. Lindstrom può essere considerato a tutti gli effetti un calciatore tattico, uno di quelli che fa della corsa una delle sue peculiarità principali e la sfrutta in entrambe le fasi di gioco. Il fisico è ben strutturato, anche perché, da esterno d’attacco, vanta 182 centimetri d’altezza e non è da tutti. Caratteristiche diverse da quelle di Lozano che non ha lasciato un impronta indelebile nel tifo azzurro, ora il danese vuole far sognare i supporters partenopei. Più volte anche Steven Gerrard, ex centrocampista storico del Liverpool, l’ha paragonato a sè stesso per leadership, nonostante la sua giovane età, e anche nel modo di muoversi dietro alla punta. Un predestinato, in quanto al suo primo anno in Bundesliga ha vinto il titolo di Rookie of the year cioè il giocatore giovane più forte dell’edizione, al servizio di Rudi Garcia. Ora Napoli sogna di esultare ai suoi goal, già da sabato prossimo è pronta la staffetta con Politano.