Nuovi acquisti, nuovo modulo?
Puntellata la rosa con i nuovi arrivi, soprattutto a centrocampo, ecco che Conte dovrà iniziare a valutare l’inserimento dei nuovi.
Si parte dal principio che Conte ha più volte ribadito, ovvero che, durante il ritiro, avendo avuto sempre e solo due centrocampisti di ruolo, non ha potuto trovare soluzioni tattiche alternative. Adesso, con l’arrivo dei due centrocampisti scozzesi Gilmour e McTominay, le alternative ad Anguissa e Lobotka ci sono. Ma più che alternative i due sono dei giocatori che meritano di trovare spazio nell’undici titolare, soprattuto l’ex Manchester. Motivo per il quale si potrebbe vedere qualche novità anche nel modulo. Vista la carenza nel ruolo di esterno destro, dove c’è in realtà il solo Mazzocchi essendo ormai Di Lorenzo l’interprete migliore per il ruolo di braccetto di destra, si potrebbe optare per una linea a quattro con tre centrocampisti di cui McTominay a ridosso di Lukaku con Neres e Kvara. Una sorta di 4-2-3-1 che in fase di non possesso, scalando gli esterni, sarebbe un 4-5-1.
Farà questo cambio Conte? Il nostro è un suggerimento che aiuterebbe la squadra a trovare un maggiore equilibrio anche in fase di pressing visto l’enorme scollamento che sabato sera è apparso evidente a tutti tra i cinque della difesa e quelli dal centrocampo in su. Per il centrocampo a tre, Conte non è nuovo, anche alla Juve, quando si accorse di non poter rinunciare ad uno tra Pirlo, Marchisio e Vidal, li schierò insieme. Di certo questo Napoli ha bisogno di ritrovare equilibri che sono apparsi labili contro una squadra ben organizzata come il Parma e nascosti solo dalla rimonta nei minuti di recupero, in 10 contro 11, che ha permesso di portarsi a casa tre importantissimi punti per lavorare in serenità in questa sosta. Certo mancheranno molti nazionali, inclusi i nuovi scozzesi in questi giorni, ma non per questo, durante l’arco delle prossime settimane, avendo finalmente una rosa delineata e con tutti gli effettivi in mezzo al campo, e non solo due giocatori, per Conte potrebbe essere l’occasione di rivedere l’assetto e mettere in condizione i nuovi arrivati, che portano tanta qualità, di diventare perni inamovibili di questa squadra.
Mister Conte saprà certamente cosa è giusto fare e come farlo. Siamo nelle condizioni di comandare il gioco spingendo la squadra in avanti come fatto sabato ma se i due centrocampisti vanno in pressione, e non saliamo, rischiamo che gli avversari conquistino praterie in mezzo al campo. Inoltre i due esterni dello schieramento a cinque non sembrano avere in testa quelle caratteristiche per attuare le giocate che taglino il campo, da una parte all’altra, favorendo gli inserimenti dell’opposto come accedeva ad un Gosens a Bergamo o a Di Marco all’Inter. Se non si arriva ad attuare tutto ciò con gli uomini adatti allora il 4-2-3-1 potrebbe essere la soluzione più logica per ovviare a questo visti i nuovi centrocampisti adesso a disposizione. Ma come sappiamo il calcio, a volte, non ha logica e sono gli episodi a dare la lettura tattica più adatta per portare a casa i risultati partita per partita.