PENSANDO AL DOMANI

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La Festa appena incominciata è gia finita, tutto torna alla normalità, ora ci saranno solo da fare i saluti rituali. Per alcuni calciatori saranno addii e menzioni speciali, il classico “grazie per il contributo dato”, per altri sarà solo un arrivederci, per la fase di preparazione, in ritiro in qualche località di montagna per rigenerare corpo e spirito, non prima di aver usufruito delle meritatissime ferie. Non saranno tante, le vacanze, per i calciatori non lo sono mai, ma mai come quest'anno non se ne lamenterà nessuno. Ci sarà il piacere di ritrovarsi in un'altra categoria, nuovi amici arriveranno mentre i vecchi saranno sempre ricordati come persone importanti, perchè tutti, nessuno escluso, nella sua lunga o breve permanenza nella nostra città ha dato un contributo prezioso, un contributo che è servito per tornare nel calcio che conta. Adesso il sipario calerà, per poche settimane, e dopo via allo spettacolo vero, con attori nuovi e più famosi a sostituire i bravissimi ma sconosciuti mestieranti che avevano calcato queste scene. Non mancheranno interpreti eccezionali, in una piazza che ha già visto alcuni fra i migliori talenti della storia. Da Jeppson, “‘O banco e napule” al “Pibe de oro”, un certo Diego Armando Maradona. L'intervallo è stato lungo, sei anni di snervante attesa, a causa di personaggi poco chiari che hanno umiliato la squadra e la città, completando il disastro che aveva iniziato la stessa dirigenza che ci aveva scortato fino all'olimpo del calcio mondiale, consentendo a Napoli di essere conosciuta non più soltanto per pizza spaghetti e mandolino.

Facendo un'attenta analisi della situazione, possiamo andare a vedere quale degli elementi della rosa è già stato posizionato sul binario delle partenze, e chi lo sarà a breve. Tutti calciatori che non hanno per nulla demeritato, contribuendo quando sono stati chiamati in causa, ma non saranno probabilmente ritenuti il linea col progetto. Si fanno i nomi di Giubilato e Capparella, che per ragioni teniche e per sopraggiunti limiti di età non potranno essere presi in considerazione. Inoltre under 30 che forse la riconferma la meriterebbero, ma non danno ampie garanzie di resa anche in A. E in questo caso si parla di Trotta, Maldonado, Pià, il capitano Montervino, forse anche Savini, che pure quest'anno è stato protagonista di una grande stagione. Ci saluterà anche Cupi, sfortunata la sua presenza a Napoli, condita da infortuni e incomprensioni con i vertici azzurri. Non c'è stata neppure occasione di valutarlo, perchè è stato più tempo fuori squadra che all'interno del gruppo. Come al solito c'è però anche l'eccezione; si tratta naturalmente del Pampa Sosa, che ha meritato ampiamente il rinnovo contrattuale per l'attaccamento alla maglia e alla società, resterà in organico come rincalzo e come collante del gruppo, due compiti che ha imparato a svolgere alla perfezione. Poi ci sono due giocatori che meritano un capitolo a parte, vale a dire Bucchi e De Zerbi. Annunciati come campioni presi per fare la differenza, hanno ampiamente deluso le aspettative, ed ora c'è da decidere se dar loro un'altra chance o se darli via, poichè le richieste non mancano, soprattutto da parte di tecnici che li conoscono bene per averli già avuti alle loro dipendenze. Il nostro allenatore Reja, purtroppo non è riuscito a sfruttare appieno le loro capacità. Gli altri, probabilmente, resteranno tutti o quasi in rosa, e qualcuno potrà anche giocarsi la maglia da titolare con i nuovi arrivati. Riguardo questi ultimi, è superfluo lanciare nomi, che siano altisonanti o meno, c'è più che altro da tracciare un identikit. Giovani o vecchi, costosi o economici, ciò che è importante è che gli acquisti siano in grado di fare la differenza. e che siano nettamente superiori agli altri che già sono a Napoli. In caso contrario, tanto vale continuare con questo gruppo, dalle straordinarie qualità morali e psicologiche.

E'iniziato il countdown, poi tutto sarà pronto per la nuova entusiasmante stagione. Dal punto di vista tecnico le cose si stanno mettendo sul binario giusto, e la giustizia Divina sta iniziando ad agire di nuovo come si deve. Troppe squadre che meritavano il massimo campionato ne erano state estromesse, per svariati motivi, ma loro sono state più forti del destino, vincendo le avversità e ritrovandosi finalmente a godere il meritato premio, che è poi un premio per l'intero Paese. La Serie A di quest'anno sarà finalmente all'altezza di una nazione Campione del Mondo, grazie al ritorno di squadre dal grande blasone. L'opera sarà completa quando risaliranno anche le ultime nobili decadute, compagini scudettate che scontano ancora il purgatorio delle serie inferiori, aspettando di riscattarsi. Il riferimento è ad esempio per Bologna e Verona, che sebbene non siano ben viste dai partenopei sono attese al varco, per rendere il torneo ancora più affascinante e far crescere la passione di tutti, anche di chi, dopo le ultime vicende, ha perso amore per questo sport, che in ogni caso è e resterà sempre il più bello del mondo.

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