POMPEA-MONTEPASCHI 82-84
La corazzata Monte Paschi dopo una gara, dall’ andamento incredibile nei secondi due quarti, ha sconfitto di misura la Pompea per 84 -82, non riuscendo comunque a raggiungere il 2° posto a causa della peggir differenza canestri subita con la Climamio Bologna. Per gli azzurri poco male; la vittoria di Roseto contro un Avellino ormai demotivato, ha fatto scendere di un gradino in classifica Penberthy e c., ma considerando che il 7° posto avrebbe visto scendere la bestia nera di Napoli, la Fortitudo Bologna, forse è stato meglio così. Certo, la Benetton Treviso non è certo l’ ultima della classe ( eufemismo), ma l’ idiosincrasia atavica verso i bolognesi, fa preferire il roster di Ettore Messina, battuti in casa propria nel primo turno di questa regular season, e messi seriamente in difficoltà al PalaBarbuto. Teramo è stata seccamente sconfitta a Cantù, evitando agli uomini di Maurizio Bartocci un’ inattesa beffa finale. Anche stasera la Pompea, ha dimostrato che può essere in grado di battere chiunque, se solo a volte si specchiasse meno in sè stessa, lasciando spazio ( come a Roma e ad Avellino ) maggiormente alla concretezza. Nei primi due quarti ( chiusi sul 42 pari), sono stati Mason Rocca e soprattutto Jeff Trepagnier ( ancora però troppo individualista ) a far reggere l’ urto dei Campioni d’ Italia, molto ( come del resto la Pomepa ) imprecisi al tiro. Jerome Allen ha chiuso il match con tre punti con 1/7 da tre, MIke Penberthy sonnecchiava, in attesa di scatenarsi nell’ ultimo quarto, Valerio Spinelli non trovava spazio per le sue penetrazioni. Nel terzo quarto i toscani hanno mostrato tutta la loro potenza, cominciando a bersagliare la reticella azzurra con conclusioni da tre, mostrando un basket efficace e spettacolare. Gli azzurri, completamente annichilliti subivano un pesante passivo di 12 -29, andano sotto anche di 20 punti. Nell’ ultimo quarto però, Penberthy decideva che era ora di fare sul serio, e i ruoli in campo si invertivano clamorosamente; Martin Conlon, sempre coraggioso a prendersi la responsabilità di tirare nei momenti caldi metteva a segno due " Bombe", Penberthy tre, la difesa operava al meglio, e poco è mancato che si arrivasse come all’ andata all’ over time, con l’ ultimo tito di " SuperMike" che gira beffardamente sul ferro a cinque secondi alla fine. Ma come già detto in precedenza, forse è stato meglio così. Purtroppo Michelone Andersen, costantemente in campo a causa dei quattro falli di Rocca, ha fatto registrare un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, ma quello che più ha sorpreso è stata la scarsa utilizzazione di Dalipagic dopo la magistrale prestazione di Avellino. Fra il team di Charlie Recalcati ( privi fra l’ altro di Chiacig e Vanterpool ) buone le prove di Galanda, Thornton e di Jackson. Ora il campionato si ferma sino a giovedì 12 maggio, dando modo di tirare un pò il fiato a tutte le squadre, prima del tour de force finale; per la Pompea, sarà l’ occasione per recuperare in pieno Jerome Allen, che forse stasera ha pagato il violento sforzo fisico effettuato nelle ultime giornate, dopo una stagione in cui è stato martirizzato dagli infortuni. Dopo una stagione portata avanti con difficoltà dal Pres. Maione e dal suo staff, in pochi si aspettavano che gli azzurri riuscissero a conquistare i play – off, raggiunti in extremis con un ottimo rush finale. Quello che fan ben sperare, è l’ eccellente condizione fisica mostrata dalla Pompea in quest’ ultimo scorcio di campionato; del resto importante è entrare in forma nei momenti cruciali. Se solo i grandi solisti azzurri fossero un pò più continui….