SAMB, LEGA, ARBITRO: DISASTRO COMPLETO
Il resoconto di ciò che è avvenuto in questo weekend che è culminato nel match del "Riviera delle Palme" ha dell’incredibile per chi lo ha vissuto. Durante la settimana la nostra testata al pari di altri colleghi di testate napoletane ha mandato regolarmente richiesta di accrediti alla Sambenedettese srl e alla Lega Calcio nei tempi stabiliti. Orbene non si sa per quale misterioso motivo la società marchigiana in risposta a diversi colleghi che chiedevano notizie dei loro accrediti rispondeva"il fax non è mai arrivato". Eppure la nostra testata al pari di altre avevano regolare ricevuta del ricevimento del fax. Siamo pertanto partiti il sabato con l’obiettivo di fare valere i nostri diritti di cronisti innanzi alla società marchigiana che probabilmente aveva letteralmente buttato decine di richieste di accrediti provenienti dal Napoli omettendo di dare la lista all’ispettore della Lega di serie C che avrebbe dovuto vistarli. Arrivati sul posto c’è stato riservato un trattamento a dir poco sconcertante della dirgenza marchigiana che pur in presenza di regolare fax con ricevuta mandato in tempo utile rifiutava con la connivenza dell’ispettore di Lega di fornirci gli accrediti. Il sottoscritto insieme ad altri due colleghi è stato anche oggetto di risate di scherno da parte dell’ispettore della Lega tale sig. Baroni! Alla fine dopo circa quattro ore di dibattiti e di querelle anche con l’ausilio dell’addetto stampa del Napoli Guido Baldari siamo riusciti ad ottenere i nostri accrediti. Un anziano dirigente della Sambenedettese ha fatto la concessione di concederci gli accrediti confessando però lo stato organizzativo precario della società capeggiata dal presidente Mastellarini:"Non ci siamo saputi regolare con la capienza della tribuna stampa, non sappiamo dove mettere tutti questi giornalisti". Ebbene le parole del reo confesso dirigente marchigiano potevano giustificare un comunicato ufficiale con cui si motivava la necessità di rifiutare degli accrediti per mancanza di posti nella tribuna stampa, invece si è preferita la strada dell’omertà occultando dolosamente all’ispettore della Lega le richieste di accredito provenienti dalla stampa napoletana. La chiosa finale su questo burrascoso sabato passato nella sede della Sambenedettese è stato il fatto che il presidente Mastellarini in mattinata si era premurato di fare capo a lui per ogni tipo di problema organizzativo e che si sarebbe messo a disposizione purchè saremmo tornati il pomeriggio, ebbene il massimo dirigente marchigiano il pomeriggio si è defilato e non abbiamo avuto modo di chiedere il suo ausilio, l’addetto stampa della società invece si è scaricato di ogni responsabilità preferendo andare ad affiggere dei manifesti nell’antistadio. La domenica è accaduto qualcosa che è forse ancora pià increscioso dal punto di vista organizzativo. Le curve delle due tifoserie sono state esemplari, corrette, organizzate e ben gestite dal punto di visto di vista dell’ordine pubblico. La Sambenedettese ha pensato di sistemare in unica tribuna centrale la carta stampata, la dirgenza del Napoli, della Sambenedettese e tifosi delle due fazioni. Passi che possano accadere tra tifosi di fedi calcistiche diverse degli screzi verbali ma è inaudito che la dirigenza azzurra sia stata posto nel catino della tribuna centrale in mezzo ai tifosi della Sambenedettese che hanno tentato di aggredire Marino e De Laurentiis che sono stati tratti in salvo dalla provvidenziale security personale del presidente azzurro. Ancora più riprorevole è stato l’attacco verbale rivolto dal team manager della Samb Scaringella al direttore generale azzurro Pierpaolo Marino. Naturalmente con la scarsa vigilanza di forze dell’ordine presenti in tribuna e con la compiacenza dell’ispettore della Lega, anche noi cronisti siamo stati lasciati alla mercè dei tifosi marchigiani che ci hanno ricoperti di insulti, offese e qualche strattone. E’ davvero inaudito come la macchina organizzativa della Sambenedettese e della Lega abbia avuto tanti giorni d’avanti per preparare al meglio l’evento non sia riuscita ad evitare questi spiacevoli disagi alla dirigenza e alla stampa ospite. Il gran finale è per il designatore della Can C Mattei che quasi premonendo una partita ed un ambiente molto surriscaldato, ha ben pensato di mandare ad arbitrare il sig. Damato di Barletta apparso fin dal primo minuto molto nervoso ed autore di decisioni cervellotiche che hanno causato l’annullamento di ben 3 gol: (due al Napoli ed uno alla Samb) apparsi inspiegabili tranne che a lui e ai suoi due assistenti di linea.