GIULIANO GIULIANI

Personaggio schivo, poco amante delle luci della ribalta, ed estremamente discreto nei rapporti interpersonali, Giuliano Giuliani è stato l’ estremo difensore degli azzurri nel trionfo in Coppa Uefa nel 1989, e nel campionato 1989 -’90, che vide il nostro amato Napoli conquistare il secondo scudetto. Portiere freddo, poco incline alla scenografia del ruolo, un pò carente nelle uscite ma fortissimo fra i pali, ha visto curiosamente la sua carriera legata a doppio filo con quella di Claudio Garella. Infatti fu lui a sostituire " Garellik" fra i pali del Verona Campione d’ Italia del 1985, quando Garella si trasferì al Napoli. Fu sempre lui a sostituirlo nel 1988 fra i pali del Napoli, quando il portiere dello scudetto del 1987 venne allontanato dopo il famoso " comunicato Bianchi". E’, ancora una volta, Giuliani venne acquistato dall’ Udinese per il campionato 1990 -’91, dopo che la porta friulana dal 1988 al 1990 era stata difesa indovinate un pò da chi ? ma da Garella naturalmente ! Ma a parte questi rilievi statistici, Giuliano, la cui vita si è spezzata prematuramente nel 1997 a causa di un male incurabile, è stato un portiere di buon livello, pur non spiccando mai in modo eclatante, probabilmente ( come già detto ) a causa del suo carattere riservato. Infatti, non si ricorda una sola polemica dentro o fuori dal campo in cui lo ha visto protagonista. Nato a Roma il 29 -9-1958, cresce nelle giovanili dell’ Arezzo dove esordisce in serie C nel corso della stagione 1976 -’77; rimane in Toscana sino al 1980, qunado per Giuliano arriva la grande occasione della serie A, chiamato a vestire la maglia del Como. Disputa la sua prima partita nella massima serie il 9 novembre 1980 in un Torino – Como terminato 1 -1. L’ anno dopo diviene titolare fisso in una stagione sfortunata per la squadra lariana, che retrocede in serie B dopo due anni. Giuliani però, pur in un campionato disastroso per i suoi colori fa vedere di cosa è capace, prova ne sia che la società lombarda lo conferma per il campionato di serie B 1982 -’83, che vede i comaschi sfiorare l’ immediato ritorno fra le elette, traguardo mancato dopo aver giocato degli spareggi contro Catania ( promosso), e contro la Cremonese di Vialli. L’ anno dopo però, non c’è nessun ostacolo a frenare la corsa verso la promozione da parte di Giuliani e c., capitanati da quel fior di regista che rispondeva al nome di Gianfranco Matteoli, e guidati in panchina da un ex napoletano, Tarcisio " La Roccia" Burgnich. Giuliani viene naturalmente confermato anche per la stagione 1984 -’85, che vede i lariani allenati da Ottavio Bianchi, disputare un’ eccellente stagione, con una salvezza conquistata senza patemi, tanto che alla fine del campionato risulteranno soltanto due le reti subite in casa, a conferma di una solidità d’ insieme più che buona. Il nome di Giuliano viene avvicinato a più di qualche club di notevole levatura, ed alla fine viene acquistato dal neo scudettato Verona di Osvaldo Bagnoli, a cui si è posto il problema di sostituire Garella, in partenza per Napoli. Dopo alcune difficoltà iniziali, una volta ambientatosi, Giuliani assicura il solito rendimento di buon livello, in particolare nel 1986 -’87 che gli scaligeri ritornare ad alti livelli, con il 4° posto finale. Ancora un anno a Verona, e nell’ estate del 1988 ecco che la tanto sospirata chiamata del Napoli, voluto dal suo antico estimatore Bianchi. Sono due stagioni straordinarie per Giuliano, che come detto in precedenza, associa il suo nome alle vittorie del 1989 e del 1990, con una sola piccola crisi a cavallo del girone d’ andata del 1989 -’90, quando per qualche partita viene sostituito da Raffaele Di Fusco. Ma tutto questo non basta per la sua riconferma per il 1990 -’91; la società per la Coppa dei Campioni vuole a guardia dei pali un portiere con una maggiore esperienza internazionale, e la scelta cade su Giovanni Galli, fresco vincitore di due coppe con il Milan di Arrigo Sacchi. Giuliano così disfa nuovamente le valigie, destinazione Udine, dove chiuderà la sua più che onorevole carriera alternandosi fra serie A e B. Sentiamo la mancanza, in in mondo del calcio sempre più arrogante e megalomanico, di un personaggio profondamente rispettoso della libertà altrui come Giuliano Giuliani, a cui la vita ha tolto con gli interessi ( compresa una dolorosa vicenda coniugale) qunato gli aveva concesso come protagonista dei nostri stadi.

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