SERIE C1, CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

"Non costruiremo una squadra di categoria, ma un gruppo in grado di giocare davanti a 70.000 spettatori e con elementi di prospettiva". Parole e musica di Pierpaolo Marino all’indomani della sconfitta di Avellino. Il direttore generale del Napoli non ne fa un mistero: per l’allestimento del nuovo Napoli è al lavoro già dall’inizio dei play-off. La "stramaledetta" serie C, quale che sia la futura destinazione del Napoli, non sarà dimenticata. A puntualizzarlo è stato lo stesso presidente De Laurentiis: "Non è detto che qualche giocatore non possa arrivare dalla terza serie". La verità è che i due massimi dirigenti del club partenopeo sono rimasti impressionati da diversi giocatori visionati nel corso della stagione, e su altri sono stati informati dai propri osservatori. Diversi i giovani che quest’anno si sono messi in luce nel campionato di serie C. Ecco una rosa di ventisei validi elementi, tra i quali il Napoli potrebbe certo pescarne qualcuno da inserire in una rosa con nomi altisonanti. PORTIERI: la Vis Pesaro è stata spesso salvata da umilianti sconfitte grazie alle qualità di Paolo Ginestra. Classe ’79, longilineo (1,85 x 72), ha sempre disputato ottimi campionati di serie C. Su di lui c’è già il Livorno, insieme ad altri club di categoria superiori pronti ad assicurarsi le sue prestazioni.Si è confermato un buon portiere anche Antonio Narciso, classe ’80. Non eccelle in altezza (1,78 x 69) ma ha esordito in serie A a 20 anni con la maglia del Bari ed ha giocato da titolare con la maglia del Martina nelle ultime due stagioni, contribuendo a due salvezze tranquille della compagine della Valle d’Itria.Un portiere salito alla ribalta in poche – ma determinanti – occasioni è Francesco Scotti. Classe ’83, normolineo (1,83 x 78), è cresciuto nelle giovanili della Lazio. Ha fatto il secondo al Cittadella e alla Fiorentina prima di vestire i panni da titolare lo scorso anno a Montevarchi (28 presenze e 26 gol incassati), mentre quest’anno, a Fermo, è vissuto all’ombra di Chiodini facendosi trovare pronto nei play-out, dove è stato protagonista salvando la squadra dalla C2. DIFENSORI: nella Reggiana non ha trovato troppo spazio, ma in Campania lo conoscono bene. E anche a Napoli, perché la squadra di Bruno Giordano nella gara di andata ebbe la meglio sul team di Ventura anche grazie ad un suo gol. Parliamo di Mathew Olorunleke, classe ’83, nigeriano. Buon fisico (1,83 x 74), gran senso della posizione, ottimo nella chiusura e nell’anticipo. Pilastro della Nocerina 2003-2004, alla Reggiana è stato spesso chiuso dai più esperti Cottini e Morello.Ha invece positivamente impressionato, nonostante la deludente stagione della sua squadra, Archimede Morleo. Classe ’83, normolineo (1,72 x 66), nel Sora è stato impiegato sia come terzino sinistro che come esterno di centrocampo. Di proprietà del Lecce, è un pupillo di Pantaleo Corvino, neo direttore sportivo della Fiorentina, che tempo fa lo definì il miglior giovane dell’intera serie C. Esterno sinistro di successo anche il talentuoso Andrea D’Agostino, classe ’85. Buon fisico (1,83 x 75), si è messo in luce con la maglia del Foggia in una positiva stagione che gli è valsa la convocazione nel mondiale Under 20. Nel Napoli ha anche giocato nel settore giovanile, ed è uno dei tanti talenti sfuggiti al club nelle gestioni Corbelli-Naldi, quando veniva data poca importanza al vivaio.Da segnalare anche i gemelli Del Grosso, Cristiano e Federico, entrambi difensori. Classe ’83, normolinei (1,79 x 69), entrambi sono molto versatili (Federico è stato anche impiegato a centrocampo) e si sono consacrati nella natìa Giulianova. Hanno giocato sempre insieme e sempre con la casacca degli adriatici, per Federico un’esperienza anche con il Treviso all’inizio della stagione prima di tornare in Abruzzo. Ottimo il campionato di Andrea Mengoni, che nella Fermana ha dato un contributo decisivo al raggiungimento della salvezza. Classe ’83, fisico compatto (1,78 x 71), veloce e tempestivo nell’anticipare l’avversario, Mengoni è un pupillo di un ex dirigente del Napoli, Giuseppe Tambone, che dal Castel di Sangro l’ha portato con sé prima al Chieti per poi consigliarlo alla Fermana, dove si è consacrato. E’ nel mirino di alcuni club di B, che l’avrebbero preso anche a gennaio. CENTROCAMPISTI: un giocatore di assoluta qualità ma sfortunato è Cristian Ranalli. Classe ’79, normolineo (1,75 x 68 ), nell’ultima stagione sportiva non ha trovato pace: ha cominciato con la Reggiana, ha proseguito con la Lodigiani, ha chiuso con il Giulianova, dove in poco tempo si è consacrato, assicurando alla squadra di Francesco Giorgini i gol necessari per la salvezza. Il suo magic-moment l’ha vissuto qualche anno fa con la casacca del Lanciano (nella stagione 2001-2002, 30 presenze e ben 14 gol). Può giocare sia "tra le due linee" fra centrocampo e attacco, sia esterno di centrocampo che da seconda punta. Un jolly prezioso. Il Napoli si è interessato anche alle prestazioni di Croce, un ’87 del Giulianova del quale si dice un gran bene. Potrebbe essere un elemento importante per la Primavera che il club sta allestendo in vista della prossima stagione sportiva. La Vis Pesaro, pur retrocedendo ultima, ha messo in mostra diversi giovani di valore. Uno di questi Manuel Mazzoli, classe ’84, un giocatore non ancora affermatosi ma che potrebbe esplodere nel giro di qualche anno. Di sicuro affidamento, pur con qualche primavera in più alle spalle, è il mediano del Lanciano, Nicola Cingolani. Classe ’79. Normolineo (1,79 x 70), scuola Juventus, ha alle spalle diversi anni di C con Gualdo, Viterbese, Teramo e Novara, ed un’esperienza in B con l’Ascoli. Centrocampista versatile e di quantità, si è dimostrato una sicurezza per la mediana frentana. Meno quantità ma sicuramente più qualità per Crocefisso Miglietta. Classe ’81, fisico compatto (1,82 x 74), è stato nelle mire del Napoli nelle passate stagioni, quando ha giocato con Pro Vasto prima e Teramo poi. Quest’anno ha cominciato con la Fermana, per poi trasferirsi all’Ancona. Positivo all’antidoping in un controllo di gennaio, non ha potuto dimostrare tutte le sue potenzialità.Qualitativamente un giocatore che non si può discutere è Frank Oliver Ongfiang, camerunense, classe ’85, che con la maglia del Martina destò una buona impressione nella gara che i pugliesi disputarono al San Paolo. Il piccolo Ongfiang (1,70 x 69) nasce esterno di centrocampo ma può giocare anche come fantasista alle spalle delle punte. Nella Sambenedettese si sono distinti in particolare due centrocampisti, l’uruguagio Bogliacino (classe ’80) e l’italianissimo Cigarini (classe ’86), entrambi nelle mire di Parma e Cagliari. Menzione speciale per Nello Cutolo, funambolico centrocampista del Benevento ma che questa stagione si è consacrato nella Lodigiani, in C2, trascinando con i suoi gol i romani fino alla finale dei play-off. Classe ’83, normolineo (1,78 x 70), Cutolo è esploso nella stagione 2003-2004 con la maglia del Giugliano (in campionato 29 presenze e 8 gol), prima di affermarsi anche con la casacca della terza squadra capitolina. ATTACCANTI: le occasioni in questo reparto fioccano. Il primo della lista è una vecchia conoscenza, il francese David Mounard che con il Foggia, contro il Napoli è andato a segno sia nella gara di andata che in quella di ritorno. Marino è rimasto fulminato dal talento di questo ragazzo, classe ’80 e che poco tempo fa ha richiesto lo svincolo dal Foggia, che non gli corrisponde stipendi da diversi mesi. Prenderlo a parametro zero è un’occasione che nessuno vuol farsi sfuggire, tanto che per assicurarsi le sue prestazioni c’è già la fila. Molti gli occhi posati anche su un compagno di Mounard, ossia Marco Cellini. Giovane (classe ’81), seconda punta veloce (1,74 x 71), Cellini è un pupillo di patron Coccimiglio, che se l’è portato dal "suo" Montevarchi anche in Puglia. La situazione difficile del club rossonero dovrebbe liberare il calciatore, che potrebbe anch’egli essere acquistabile a parametro zero.Un altro talento di assoluto valore è Pietro Clemente, classe ’78 e quest’anno in forza al Vittoria (C1-A). Il giocatore è a scadenza di contratto, e si è messo in luce fin dalla scorsa stagione, quando consentì ai siciliani di vincere i play-off di C2 con una sua tripletta che stese il più quotato Brindisi nell’andata della finale degli spareggi. Fiorentino di nascita, normolineo (1,79 x 70), ha sempre giocato in Sicilia, esplodendo nel 2000 quando nel Panormus, in serie D, realizzò 19 reti in 28 partite. Un bomber che ha trascinato la sua squadra verso la salvezza è William Barbosa Da Silva. Classe ’78, brasiliano, è stato determinante per il suo Martina, che ha puntato forte su di lui fino a gennaio, quando altri compagni sono arrivati a dargli manforte. Normolineo, Da Silva vanta molti estimatori in categoria, e già a gennaio la società pugliese dovette resistere alla corte di diversi club per trattenerlo.Infine, in omaggio alla supercapolista Rimini, ecco il suo poker delle meraviglie: Docente (’83), Floccari (’81), Muslimovic (’81) e Ricchiuti (’78), coloro i quali, a suon di gol, hanno permesso il ritorno dei romagnoli in serie cadetta. E come non segnalare, infine, il capocannoniere del torneo: Andrea Soncin, classe ’78, e in comproprietà fra Lanciano e Fiorentina. Il bomber, normolineo potente (1,74 x 72), è giustamente destinato ad altri palcoscenici.

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