Spalletti i numeri parlano da soli: non rinunciare a Mertens!

Durante la conferenza stampa prematch di Napoli-Udinese, il nostro direttore Giordano ha chiesto come mai il minutaggio fosse cosi basso per un calciatore che ha fatto la differenza nella storia del Napoli con il record di reti;  l’allenatore di Certaldo con molta nonchalance ha tirato dritto sul suo credo, ovvero che Mertens può continuare a giocare pochi minuti perchè sa che in ogni caso lo troverà pronto.

Mertens da quando è a Napoli ha fatto vedere e stravedere con i numeri che parlano chiaro, 287 presenze con 109 reti. La  stagione in cui si è affermato fortemente ed è diventato l’idolo dei tifosi era sotto la guida di mister Sarri, con l’infortunio di Milik lui venne reinventato falso nueve, i timori erano tanti, ma lui fece una stagione strabiliante, 46 presenze tra Coppe e Campionato con ben 34 gol e 7 assist. Nelle stagioni seguenti il belga si è mantenuto sul range di gol e assist, forse un pò meno a livello realizzativo aiutando più la squadra.

Nel 2018 riesce comunque a  superare i grandi Altafini e Careca nella classifica marcatori di tutti i tempi del Napoli, con 98 gol, diventando anche il belga più prolifico della Serie A. Nell’anno della pandemia mondiale raggiunge in vetta della classifica marcatori Vojak, con 102 reti, per poi superarlo definitivamente nel 2021 con la rete al San Siro contro l’Inter. Nella stagione attuale ” Ciro ” Mertens è come se non avesse fatto nulla di tutto ciò, relegato in panchina ma soprattutto umiliato, facendolo giocare al massimo per 15′ minuti, eppure è colui che in fase realizzativa è il secondo per segnature e che lega il gioco in maniera impeccabile, in coppia con Osimhen hanno una media gol di un gol e più a partita( 1,30).

In campionato nella stagione attuale ha siglato 7 reti in 22 presenze, sopra di lui solamente Osimhen che con 20 partite giocate e tante doppiette a seguito ha siglato 11 reti. La condizione di Mertens chiede spazio, rispetto magari agli esterni che in questa stagione stanno deludendo e non poco, in modo particolare Insigne che da quando ha annunciato il suo trasferimento al Toronto pare tiri la gamba dietro per non rischiare qualche infortunio di lunga durata. Mister Spalletti non può calpestare un curriculum cosi importante e lo stato di forma in cui sta per l’economia del Napoli, soprattutto in questo momento di stagione dove gli azzurri si stanno giocando un pezzo importante per la vittoria finale del campionato.

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