TANTI AUGURI CARO VECCHIO NAPOLI

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Il primo agosto 1926 nasceva l'Associazione Calcio Napoli. A costituirla fu primo il primo presidente del Napoli, Giorgio Ascarelli che sulle ceneri dell'Internaples di costituzione inglese volle che la formazione calcistica con la maglia azzurra si chiamasse Napoli. I primi anni della storia calcistica furono abbastanza sofferti poi dopo la seconda guerra mondiale la storia del Napoli cominciò a fiorire. Nel Napoli prima degli eventi bellici si ricordano due giocatori in particolare. Voyak ma soprattutto Attila Sallustro. Gli allenatori di quell'epoca furono Garbutt e Monzeglio.

Dopo la gestione Ascarelli il Napoli passò nelle mani del presidente forse più amato della storia del Napoli, l'armatore Achille Lauro. Il presidente fascista non si risparmia per fare un grande Napoli, arrivano giocatori che hanno fatto la storia del Napoli, come lo svedese Jeppson ben 105 reti in casacca azzurra, il Petisso Pesaola e O' Lion Vinicio, è un Napoli quello degli anni 50' che si leva le sue soddisfazioni ottenendo dei buoni piazzamenti e togliendosi lo sfizio di battere squadroni come Juventus e Milan.

Quel Napoli alla fine degli anni 60' retrocede anche in serie B, ma con Pesaola in panchina ottiene subito la promozione in A e vince anche la coppa Italia, nessuna squadra nel campionato italiano fino ad ora, ha vinto la coppa nazionale proveniendo dalla serie B. Dopo qualche anno la presidenza passa di mano da Lauro a Fiore. Con l'ex presidente della Juve Stabia, il Napoli acquista le due stelle Altafini e Sivori ed è subito record di abbonati, ben settanta mila. Quella squadra conquisterà solo una coppa delle Alpi nel 1967.

Alla fine degli anni sessanta la presidenza passa allo scaltro ingegnere Corrado Ferlaino. Sarà lui, il presidente a vincere di più nella storia del Napoli. Cambia diversi allenatori nella sua oltre trentennale carriera da presidente. Negli anni 70' affida la panchia a Chiappella prima ed a Vinicio poi, che si distinse per il suo calcio totale. Un Napoli che aveva giocatori molto forti tecnicamente come Juliano e Clerici Vince il Napoli una coppa Italia nel 1976 e sfiora uno scudetto l'anno prima, sarà un goal nel finale di Juventus- Napoli del traditore Altafini a fare svanire i sogni di tricolore del Napoli. Ferlaino all' inizio degli anni 80' sfiora nuovamente lo scudetto, è l'anno in cui brilla la stella dell'attempato ma elegante libero olandese Krol in difesa e la praticità del gioco di mister Rino Marchesi. Sarà un' incredibile autorete di Ferrario contro il Perugia già retrocesso a mortificare i sogni di gloria dei tifosi azzurri. In quegli anni Ferlaino si distinse per l' acquisto a sensazione di Savoldi pagato la cifra record di 2 mliaradi.

In ogni caso i trionfi sono rinviati solo di qualche anno, con Italo Allodi direttore generale, Pierpaolo Marino direttore sportivo, finalmente si vince il primo scudetto il 10 maggio 1987. Nel mese successivo, la squadra fa la magica doppietta vincendo anche la coppa Italia. E' inutile dire che a Napoli è arrivato un certo Maradona, ma quello sarà anche lo scudetto dei Giordano, Carnevale, Renica, Bagni, Ferrario e Garella. Dopo uno scudetto clamorasamente perso l'anno dopo contro il Milan nonostante il rinforzo del brasiliano Careca, l'anno dopo gli azzurri salgono sul tetto d' Europa conquistando in Germania a Stoccarda dinanzi a 30 mila napoletani la coppa Uefa. Dopo il ciclo di vittorie si interrompe il rapporto tra il tecnico Bianchi e il Napoli, il serioso e severo tecnico di Bergamo, non è mai andato d'accordo ne con Ferlaino nè con la squadra, in particolare con Maradona. L'anno dopo si vince un altro scudetto con Bigon in panchina, stavolta il Milan di Sacchi e Berlusconi si deve arrendere allo strapotere del Napoli ed ad un Maradona in forma mundial. Nel settembre del 90 arriverà il primo settembre l'ultimo trofeo della storia del Napoli calcio, la netta vittoria contro l'odiata Juventus in supercoppa italiana per 5 a 1.

Da allora in poi comincerà il declino del Napoli, Maradona va via, man mano anche gli altri calciatori protagonisti delle vittorie come Careca, Alemao, Zola, Ferrara e Crippa vanno via dalla piazza di Napoli per esigenze di bilancio. Il Napoli ha un colpo di coda nel 1994 con la conquista della qualificazione Uefa, ma dopodichè solo amarezze e delusioni sul campo ma soprattutto fuori. Il 1997 la squadra perde la finale di coppa Italia contro il Vicenza e l'anno seguente retrocede in serie B. In due anni la squadra ritorna grazie a Novellino in massima serie, ma la permanenza in A dura solo un anno. La società annaspa nei debiti, la presidenza passa da Ferlaino a Corbelli e da quest' ultimo a Naldi, il quale molto sprovveduto nel mondo del calcio, mette la parola fine alla storia del Napoli traghettando la società al fallimento Ma per fortuna nel 2004 vi un uomo nuovo per il calcio napoletano, un imprenditore cinematografico che ama la città di Napoli e che decide con l'ausilio di Pierpaolo Marino di fare ripartire il calcio a Napoli dalle fondamenta, con il precipuo scopo entro 5 anni di riportare il calcio Napoli sulle platee internazionale come meritano gli incommensurabili tifosi azzurri. Aurelio de Laurentiis acquistando il marchio della SSC Napoli dal fallimento ha permesso di salvare e non rendere vani ottanta anni di storia. Auguri Napoli, grazie Aurelio. Se oggi si festeggia è solo grazie a te.

I ricordi degli ex.

Bagni: "Sono contento di aver fatto parte del progetto azzurro e dei miei anni trascorsi. Auguri"

Di Marzio: "Per un napoletano allenare il Napoli a 36 anni è stata una soddisfazione, ricordo con piacere la vittoria con il Milan a San Siro. Peccato per aver perso la finale di coppa Italia all' ultimo minuto"

Bruscolotti: "Voglio fare tanti auguri al Napoli, sedici anni aver indossato quella maglia, non si dimenticheranno mai"

Bianchi: " Sono davvero contento di essere entrato nella storia del Napoli come giocatore ed allenatore, Napoli merita tanto. Auguri"

Cannavaro: "Ho giocato solo tre anni con la maglia azzurra, ma sono da sempre un tifoso, sono convinto che torneremo grandi. Auguri al Napoli"

 

 

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