Si sperava potesse essere l’ anno dello scudetto. In estate fu ingaggiato dalla squadra brasiliana del Botafogo il futuro ” ‘O lione “, al secolo Luis Vinicio, che fece subito vedere già al suo esordio contro il Torino di cosa fosse capace ( 2 gol ). Assieme a Jeppson chissà quanti gol faranno, pensava fra se e se il tifoso napoletano uscendo dal vecchio stadio del ” Vomero “. Ed invece purtroppo le cose andarono in maniera del tutto diversa, tanto che a fine stagione gli azzurri si classificarono al 14° posto ( su 18 partecipanti ). A causa di un tragico incidente stradale ( disgraziatamente morì l’ autista che lo accompagnava ) Jeppson ( che subì anch’ egli ferite abbastanza serie ) non rese per il suo valore ed il solo Vinicio non bastò per l’ atteso campionato di vertice. Inoltre, alcuni ” big ” come Amadei e lo stesso Jeppson si trovarono in disaccordo con l’ allenatore Eraldo Monzeglio ( campione del mondo nel 1934 e nel 1938 ), che dal 1949 sedeva sulla panchina azzurra. Ad un certo punto della stagione, Monzeglio fu anche sollevato dall’ incarico dopo una burrascosa gara con l’ Inter, che causò per la seconda volta la squalifica del campo. Al suo posto, nell’ insolito ruolo di giocatore – allenatore, lo sostituì Amedeo Amadei.  In sostanza, non certo fu una annata positiva quella targata 1955 -1956. Una delle poche soddisfazioni di quel turbolento campionato ( Il presidente era il mitico Achille Lauro ) porta la data del 5 febbraio 1956, prima giornata di ritorno. L’ avversario era il Torino di Enzo Bearzot, allora difensore arcigno, in seguito tecnico dell’ Italia mundial del 1982. La squadra granata stava ancora subendo i postumi della tragedia di Superga del 1949, e stava faticosa mente provando a tornare nella élite della alta classifica. Ma quel giorno, per il glorioso ” Toro ” non ci fu davvero niente da fare, letteralmente surclassati da un Napoli molto in palla, approfittando anche delle numerose assenze nell’ “undici ” titolare del ” roster ” avversario, che quel giorno era : Rigamonti, Padulazzi, Brancaleone. Rimbaldo, Bearzot, Moltrasio. Antoniotti, Buhtz, Cazzaniga, Sentimenti III e Bertoloni. Il Napoli invece schierò : Bugatti, Ceccarelli, Posio. Castelli, Tre Re, Granata. Vitali, Beltrandi, Vinicio, Amadei e Pesaola. Lo ” score ” fu impietoso con i padroni di casa : 4 -1, con reti di Vinicio all’ 8°, Pesaola al 15°, Vitali al 24° ed ancora Vinicio al 42°. Quattro a zero già alla fine del primo tempo ! La ripresa naturalmente si giocò per onor di firma, ed a due minuti dalla fine il talentuoso Lello Antoniotti segnò il punto della bandiera per i suoi. Un poker sabaudo da incorniciare…

      Davvero ottimo è il bilancio azzurro nei confronti con i granata all’ ombra della Mole Antonelliana tanto che, è addirittura è quasi in parità : 25 vittorie del Toro,          24  pareggi e 21 successi del ” nostri “. Cosa si può dire di più, dell’ immaginifico sogno che stiamo vivendo ? Solo che, possa continuare nella stessa maniera        magari fino al 10 giugno ad Instanbul…Vai Napoli !!!

    EMANUELE OROFINO