TRA SOFFERENZA ED EMOZIONI PLAY OFF PIU’ VICINI
Ancora un passo avanti verso i play-off. La legge del San Paolo si è imposta ancora ma che fatica e quante emozioni per battere un’indomita Spal. La squadra allenata da Allegri è uscita a testa altissima dal confronto. Ci è voluto uno zampino dell’appena entrato Roberto "El Pampa" Sosa a poco più di dieci minuti dal termine per superare la resistenza degli emiliani, i quali nell’assalto finale del Napoli, si sono salvati più volte, grazie alle prodezze del loro portiere, per gli errori degli avanti azzurri, un’altra volta grazie alla buona sorte. Ma ci è voluta soprattutto anche una prodezza di Gianello che ha neutralizzato quasi a tempo scaduto un generoso calcio di rigore fischiato alla Spal per conservare il risultato. Gli attaccanti del Napoli sono stati poco incisivi rispetto alle ultime prestazioni e, ancora una volta, deficitari dal dischetto, anche il buon Fontana, come Calaiò con la Fermana, ha rischiato di buttare all’aria i tre punti. Insomma ad essere onesti ci poteva stare anche il pari, Reja è avvertito, qualcosa non è andato sicuramente. Nella prima ora è stata una gara piuttosto equilibrata. La Spal, per nulla rinunciataria, così come gli azzurri, faceva paura quando superava la metà campo. Non si è trovata però di fronte il miglior Napoli, gli uomini di Reja hanno faticato ad entrare in partita ma poi man mano hanno sviolinato un gioco sempre più sciolto, il gol Sosa è venuto al termine di molte azioni pericolose, giusto coronamento dell’impegno profuso. Da lodare la prestazione del brasiliano Pià e di Abate, la cui entrata in campo all’inizio della ripresa ha coinciso con il momento migliore degli azzurri. La velocità del biondino ha fatto la differenza.Onore, però, ai ferraresi che non sono mai arresi, dopo il vantaggio azzurro molti si sono illusi che il Napoli poteva giocare sul velluto invece i giocatori di Allegri si sono buttati in avanti, hanno colto una traversa ed, infine, il rigore sbagliato ha salvato Fontana e company. Che partita non c’è che dire, un match iniziato in sordina, finito al cardiopalmo.