UN FINALE SCOPPIETTANTE
A sei giornate dalla fine il campionato resta aperto su quasi tutti i fronti. Impensabile che il Napoli perda il primato, difficile che il pur pimpante Chieti riesca ad evitare l’ultimo posto. Per il resto i giochi, sia in testa che in coda, restano apertissimi. Il Napoli pareggia a San Giovanni Valdarno al termine di una prestazione opaca. Solita prova bella a metà per gli azzurri, che si portano in vantaggio con Calaiò ma vengono raggiunti quasi subito da Baiano. Il Frosinone non si fa pregare e, pur faticando, supera la deludente Lucchese di Gigi Simoni. Ginestra consolida un secondo posto messo ormai in cassaforte, e tiene i rossoneri ancora distanti da un quinto posto occupato dalla Torres fermata dal Chieti sul pari. Tozzi Borsoi illude Cuccureddu, riportato sulla terra da Virdis. Il tecnico sardo ha da lavorare sulla testa dei suoi: impossibile chiudere sempre in inferiorità numerica, pur riconoscendo ai teatini un momento davvero positivo che però difficilmente servirà a coronare un’utopica rimonta. Se i ragazzi di Morganti si sono svegliati troppo tardi, la Pistoiese ha richiamato Tedino al momento giusto per infilare quattro vittorie di fila e ad uscire dalla zona play-out. Zizzari inguaia anche Stringara, il cui Perugia resta ad un passo dai play-off. Recuperare i vari acciaccati e infortunati sarà fondamentale per agganciare il treno promozione, in attesa di capire le intenzioni di un Grosseto atteso all’esame Juve Stabia. Di Somma e Gallorini cercano solo la vittoria: un risultato diverso servirebbe a poco. Come prevedibile il Manfredonia fallisce la prova verità a Pisa e rinuncia ai sogni di gloria. Pur non irresistibile, la squadra di Ferruccio Mariani liquida i sipontini di D’Adderio con Giardina e Palumbo, che portano i nerazzurri a metà classifica. Resta ingarbugliata la lotta salvezza, soprattutto alla luce degli ultimi risultati. L’acuto è dell’Acireale, che ringrazia Alfageme e affonda la Massese. Esordio più brutto non poteva esserci per Angelo Alessio, al quale va dato tempo per rimediare ai tanti errori di D’Arrigo, mentre ad Ugolotti va l’oscar per averci creduto in una situazione difficilissima. Si tira fuori dai guai il professor Simonelli, il cui Martina in due gare interne riesce a fare il pieno ed aggancia il Lanciano, superato grazie a De Paula e Silvestri. Il Manfredonia spacca una classifica che vedrà soffrire anche i cugini del Foggia, fermato sul pari interno dal nuovo Gela di Pasquale Casale. Vestire la maglia rosa non aiuta a sprintare il tecnico campano, perché Cantoro risponde a Carboni e gli consegna un punto che fa entrare i siciliani in zona play-out ribadendo che tutte le squadre, per almeno qualche altra domenica, lotteranno per un obiettivo.IL PROSSIMO TURNO. Il testa coda Napoli-Chieti arriva in un buon momento per entrambe le squadre, mentre Torres-Frosinone è una prova di maturità per entrambe perché i sardi non vincono da tempo mentre i ciociari vogliono cercare di ritardare la festa alla capolista. A Manfredonia la Sangiovannese dovrà innanzitutto difendere l’ultimo gradino del podio, e magari approfitterà per ricordare ai pugliesi che non bisogna mai sentirsi tranquilli. Grosseto-Perugia è un altro incrocio pericoloso dell’alta classifica, mentre la Lucchese non può permettersi di sbagliare contro la Juve Stabia. Pistoiese-Massese è una ghiotta occasione per Tedino, vincere significherebbe respirare aria pura e rovinare definitivamente i bianconeri. Lanciano e Pisa si ritrovano di fronte con l’intento di non precipitare, la Sicilia ospita infine due match ad alta tensione: Acireale-Foggia e Gela-Martina possono ravvivare ulteriormente la lotta per non retrocedere.