Un glaciale Norvegese per il Napoli?

Un glaciale Norvegese per il Napoli?

Dopo gli innesti di ormai De Bruyne e Marianucci, il Napoli si appresta a rinforzare le corse esterne, soprattutto quelle offensive. Per chi ha seguito la debacle della Nazionale contro la Norvegia, è stato impossibile non notare la grandissima performance di Antonio Nusa. Parliamo di un giocatore che come una vera e propria meteora, si è abbattuta sulla selezione azzurra di Spalletti(poi esonerato) e che sembea essere sul taccuino del DS Giovanni Manna.. quindi conosciamolo meglio!

Biografia & percorso

Nato il 17 aprile 2005 a Langhus, Norvegia, da padre nigeriano e madre norvegese entra nel settore giovanile dello Stabæk a 13 anni, debutta in prima squadra nel maggio 2021 realizzando 3 gol in 13 presenze.

Nell’estate 2021 si trasferisce al Club Brugge: nella stagione 2022‑23 segna in Champions League contro il Porto, diventando il più giovane norvegese a farlo, non male per una delle sua età non credete?

Il salto al RB Leipzig

Nell’agosto 2024 firma un quinquennale con il Lipsia per circa €21+7 M, con la maglia #7 lasciata libera da Dani Olmo.

Viene scelto proprio per colmare il vuoto in attacco dopo la partenza di quest’ultimo per  la sua versatilità tattica e alla qualità offensiva cercata proprio nei radar RedBull.

Note tecniche e stile di gioco

Andamento offensivo:

Esterno d’attacco mancino, capace di giocare anche da trequartista, rapido nello stretto e pericoloso nei dribbling .

Elevata propensione al dribbling e progressione palla: percentuale di successi > 97% nella Pro League, media dribbling per 90 minuti tra le più alte del campionato.

– Velocità raggiunta in progressione intorno ai 32 km/h .

Punti migliorabili:

– Ultimo passaggio dopo la progressione se si trova nello stretto

– Visone di gioco dato che spesso si “intestardisce” nell’individualismo

Dati stagionali 2024‑25

Bundesliga: 25 presenze  3 gol  3 assist

DFB‑Pokal: 3 presenze  2 gol  3 assist

Champions League: 8 presenze  0 gol  0 assist

*Da segnalare che ha saltato considerevoli partite per infortunio, è rientrato infatti nel finale di stagione

Ruolo tattico e impatto strategico

Inizialmente impiegato come centrocampista offensivo “alla Xavi Simons”, si è poi spostato su fascia dove la sua velocità e capacità di tagliare verso il centro diventano letali .

È stato ottimo come  super-sub: può entrare ad alto impatto, come confermato da debutti efficaci nei primi turni di coppe.

 

Alto circa 1,80 m per 73 kg,bilanciato tra mobilità e resistenza, copre intorno ai 6‑7 km a partita.

 

Verso il futuro 

A 20 anni ha già esperienza: 94 presenze tra club e nazionale, con 15 gol complessivi .

È un profilo che va seguito con attenzione e soprattutto è una “gemma da plasmare” dove magari una forte motivazione dal punto di vista mentale può fargli fare il salto di qualità che ancora non ha esibito.. chi meglio di Conte potrebbe riuscire in questo?

Focalizzandoci sul progetto RB Antonio Nusa ne incarna l’essenza: giovane, veloce, tecnico, con voglia di crescere. Le basi ci sono – dribbling, velocità, gol su debutti –, ora serve affinare la continuità e l’assetto tattico, tanto nelle fasi di costruzione quanto nella gestione del possesso. Se saprà lavorare su questi aspetti, nella 2025-2026 potrà diventare una stella decisiva sia nel club sia in campo europeo, così come nel progetto ambizioso della Norvegia(leader del girone qualificazioni mondiali).

 

 

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