Verso Milan-Napoli: il nuovo credo di Pioli tra equilibrio e solidità difensiva

Accoppiamento benevolo: sia chiaro, non si tratta assolutamente di una partita abbordabile, perché il Milan ha dimostrato di poter sfoderare armi taglienti eliminando un cliente scomodo come il Tottenham e soprattutto ha avuto la capacità tutt’altro che scontata di uscire fuori da un periodo di crisi nera, rinunciando all’assetto tattico tradizionale con un cambio modulo che ha consentito ai rossoneri di avere maggiore equilibrio e soprattutto di subire pochissime occasioni da gol nella propria area di rigore.

Nel mese di aprile la compagine di Spalletti affronterà per ben tre volte la formazione rossonera, guidata dalla mano sapiente di Stefano Pioli, il quale è riuscito a toccare le corde giuste e con coraggio e caparbietà ha rilanciato le ambizioni di una squadra che sembrava morta tra gennaio e febbraio. Il Napoli si troverà dinanzi ad una squadra ben diversa da quella affrontata e battuta  nello scorso settembre, periodo in cui gli attuali campioni d’Italia continuavano a ben figurare con il 4-2-3-1 esaltando le qualità di Leao e il killer-instict di Giroud. Dopo la roboante sconfitta interna contro il Sassuolo, il Milan ha cambiato il proprio credo tattico proponendo un 3-4-1-2 (all’italiana), che ha potuto beneficiare della piacevole scoperta costituita da Malick Thiaw, letteralmente un muro anche al cospetto di Harry Kane, tra i migliori centravanti al mondo. 

Nel doppio confronto con il Tottenham i rossoneri hanno concesso la bellezza di una sola palla gol alla formazione di Antonio Conte, soltanto al termine dei centottanta minuti complessivi e per di più su palla inattiva, con Maignan abilissimo nel respingere il tentativo di realizzazione da parte di Kane. I rossoneri hanno tenuto bene il campo, rischiando poco e nulla, e nella gara di San Siro hanno sprecato diverse volte la chance di realizzare la seconda rete, che avrebbe potuto chiudere definitivamente i conti con larghissimo anticipo. Anche al New White Hart Line il Milan ha avuto tante palle gol non sfruttate da Leao e company, mentre dietro si sono letteralmente esaltati Kalulu, Thiaw e Tomori con un senso della posizione notevole, combinato a diversi interventi risolutivi. Forse, l’unica pecca di questo trio difensivo consiste in qualche difficoltà di troppo quando si tratta di impostare la manovra dal basso.
Il Milan ha mantenuto la porta inviolata per quattro gare di fila, non ci riusciva in una singola stagione in Champions League dal 2004/05 (serie che arrivò a sette). Il “diavolo” tra l’altro non superava una fase ad eliminazione diretta di Champions League senza subire gol sia all’andata che al ritorno dagli ottavi del 2006/07, contro il Celtic.

Stefano Pioli, presumibilmente, confermerà il 3-4-1-2 anche contro il Napoli con l’unico dubbio sulla catena di destra, dovuto al fatto che Messias è attualmente infortunato. In caso di forfait dell’ex Crotone, sono comunque arruolabili in quella posizione sia Calabria che Saelemaekers, con il primo che potrebbe essere chiamato in causa per tentare di arginare Kvaratskhelia. Per il resto la formazione sembra già fatta: Tonali e Bennacer sulla linea di centrocampo, in aggiunta al treno Theo Hernandez, autore della giocata decisiva che ha portato al sigillo di Brahim Diaz nell’andata degli ottavi di finale. Davanti agiranno Leao e Giroud, supportati proprio dal talento scuola Real Madrid, con De Ketelaere che eventualmente potrebbe entrare a gara in corso. Occhi puntati anche sull’intramontabile Ibrahimovic, che ha fatto male al Napoli anche recentemente.

Guai ad abbassare la guardia: gli azzurri hanno concrete possibilità di accedere in semifinale, ma davanti a sé ci saranno comunque i detentori del precedente campionato, intenzionati a continuare il proprio percorso europeo.

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