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NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Grava, Giubilato, Savini; Garics, Dalla Bona, Amodio (39' st Trotta), Bogliacino, Rullo; Calaiò (12' st De Zerbi), Bucchi (1' st Sosa). A disp.: Gianello, Montervino, Cupi, Capparella. All.: Reja

VICENZA (4-4-1-1): Zancopè; Martinelli, Fissore, Cudini, Nastos; Paonessa, (9' st Raimondi) Helguera, Rigoni, Padoin; Foti (45' st Zanini); Schwoch (35' st Cavalli). A disp.: Sterchele, Crovari, Viskovic, Pesoli. All.: Gregucci

ARBITRO: Pieri

Assistenti: Musolino e Fiore

NOTE: spettatori 19.000 circa, stadio aperto ai soli abbonati. Ammoniti Bogliacino, Grava, Schwoch, Giubilato, Zancopè, Padoin, Zanini, Savini. Angoli 5-4 per il Napoli. Recupero: 0' pt, 5' st

NAPOLI. Se il pareggio conquistato a Rimini lasciava qualche dubbio sulla capienza del bicchiere, quello che il Napoli ha conquistato con il Vicenza non dà adito ad alcun dibattito. Scialba la prova della squadra di Reja, scialbo il risultato: il bicchiere è mezzo vuoto nonostante il diciottesimo risultato utile consecutivo. Certo, non erano i veneti, reduci da quattro vittorie esterne consecutive, i clienti migliori da affrontare, ed è altrettanto vero che Reja era in emergenza; ma non basta tutto ciò a giustificare una partita nel corso della quale il Napoli non è mai riuscito a tirare in porta, restando in balia dell’avversario nel primo tempo e spingendo timidamente nel secondo. Di contro, i biancorossi terribili di Gregucci hanno controllato ottimamente la gara, lasciando pochi spazi all’avversario e affondando lungo le corsie laterali con i vivaci Padoin e Paonessa, pronti ad assistere due giovanotti, il primo all’anagrafe (Foti), l’altro nella realtà dei fatti (Schwoch). Coperti da una difesa ordinata (pur senza Scardina) e da un centrocampo solido (con Paonessa preferito a Raimondi), le due punte hanno creato molto movimento senza per questo inquadrare la porta di Iezzo. Se i biancorossi hanno mantenuto il pallino del gioco per gran parte della gara, il Napoli è venuto meno soprattutto dalla cintola in su. Dietro, nonostante la contemporanea assenza di Cannavaro, Maldonado e Domizzi, i tre centrali non hanno demeritato, mentre hanno lasciato desiderare, e non poco, le prestazioni dei calciatori impiegati sull’esterno. Garics e Rullo hanno fatto sentire la mancanza di Grava e Savini in quella posizione, e neanche il centrocampo, con Amodio rispolverato dopo due mesi di tribuna per l’indisponibilità di Gatti, è riuscito a far girare la squadra. E’ successo così che Bucchi non ha quasi mai toccato palla, mentre Calaiò, pur dannandosi l’anima, non è riuscito a combinare molto di più.

Ecco che il primo tempo è scivolato senza alcuna emozione. Il Napoli si è fatto vedere dalle parti di Zancopè soltanto dopo due minuti di gioco, quando un colpo di testa di Savini sugli sviluppi di un calcio d'angolo è terminato alto. Da quel momento in poi, praticamente per tutta la prima frazione, si è visto soltanto il Vicenza, troppo leggero in avanti. Il primo a provarci è stato l'amato ex Stefan Schwoch, che con una percussione ha tastato il livello di guardia della rinnovata difesa trovando però Iezzo pronto sulla sua conclusione. A metà tempo ha replicato Padoin, con un tiro dal limite bloccato dall'estremo difensore azzurro. Alla mezz'ora i veneti hanno cercato la conclusione dalla distanza con Rigoni, ma il tiro è parso senza pretese e facilmente controllabile con Iezzo. Da una combinazione dei due esterni è nata l'ultima occasione del primo tempo, ma Paonessa, imbeccato da Padoin, è stato anticipato in extremis secondo dalla retroguardia locale.

Nella ripresa, l'ingresso di De Zerbi ha dato un po' di vivacità al Napoli, che tuttavia concluderà la partita senza mai tirare. Neanche il Vicenza, nel secondo tempo, ha mai inquadrato la porta, pur costruendo quattro pericoli. I veneti hanno tirato subito con Fissore, che ha sparato a lato da buona posizione. Al quarto d'ora ha replicato Padoin dalla distanza, con la sfera terminata a lato. Poi, alla mezz'ora, Foti si è visto deviare in angolo una conclusione dall'interno dell'area, dopo che il lungo centravanti biancorosso aveva raccolto un assist dalla sinistra. A quel punto Gregucci si è coperto, mentre Reja ha mantenuto uno schieramento troppo prudente tanto che la sua squadra non è riuscita a creare vere occasioni, nonostante la vivacità delle punte inserite nella ripresa. Tardivo è sembrato l'inserimento di Trotta, che a pochi minuti dalla fine si è inserito di testa con Zancopè di uscita, ma la palla è terminata a lato. In pieno recupero, il Vicenza ha avuto un'occasionissima in contropiede per il clamoroso vantaggio; appena prima, De Zerbi aveva calciato una punizione sulla barriera da posizione favorevole. Zero a zero, ma tanti fischi.

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