BIPOP RE-CARPISA 90-81

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Bipop Carire Reggio Emilia – Carpisa Napoli 90-81

(28-17, 46-42, 63-53)

Bipop Carire Reggio Emilia: Minard 16, Gigli 17, Ortner 14, Infante, Blizzard 12, Boscagin 4, Carra 7, Humprey 6,Beard, Mc Intyre 16. Coach: Fabrizio Frates.

Carpisa Napoli: Sesay 11, Morandais 6, Larranaga 7, Spinelli 7, Cittadini, Stefansson 9, Rocca 18, Greer 23, Dalipagic 1. Coach: Piero Bucchi.

Arbitri: Sahin, D’Este, Mastrantoni.

Dopo il passo falso di Milano era fondamentale per la Carpisa vincere sul non facile campo della Bipop. I pronostici erano tutti dalla parte di Napoli, nettamente superiore sulla carta e desiderosa di riscatto, contro una squadra reduce da un turno infrasettimanale di Uleb Cup faticosissimo.

Frates lanciava nello starting five Mc Intyre, Blizzard, Ortner, Gigli e Minard, quest’ultimo al posto di uno spento Boscagin; rispondeva Bucchi con il consueto quintetto base, ormai immutato da inizio campionato, che prevede Greer, Stefansson, Sesay, Morandais e Cittadini.

Inizio che vede la Bipop farla da padrone; dopo il 3-4 delle primissime battute, spinti da uno strepitoso Gigli, i biancorossi vanno subito sul 15-5 grazie a ben tre schiacciate, di cui due bimani del centro italo-tedesco. Ci si aspetta una risposta dei partenopei, ma la difesa della Reggiana è durissima, ed alla fine del primo quarto sono già 9 i falli fatti, anche se il vantaggio si incrementa sul 28-17 grazie ai punti di Minard ed Ortner.

Nei secondi 10’ la musica sembra non cambiare, anzi Re tocca per più volte anche il +13; ma con l’ingresso di Spinelli, in dubbio sino alle ultime ore, Napoli riesce a recuperare, seppur lentamente, e al 18’, la prima tripla della gara, firmata Morandais, riduce lo svantaggio di una sola lunghezza (38-37). Poi è proprio Spinelli a trovare la bomba del pari, pochi secondi dopo, per il 40-40. Inerzia della gara cambiata? Macchè, in un amen, Rocca sbaglia il libero del –1 e sull’azione seguente uno scatenato Carra realizza il canestro del +4 per il definitivo 46-42.

Nella ripresa gli uomini di Frates continuano a dominare; dopo aver subito per due volte il pari, al 25’ si portano sul 57-48. Anche se con qualche fallo di troppo, la Reggiana controlla agevolmente il vantaggio e con uno stupido tecnico causato dalle proteste di Spinelli, si portano sul 63-53 prima dell’ultimo riposo.

Nel quarto periodo la Carpisa ogni qual volta tenti di girare a proprio favore l’inerzia dell’incontro, viene fermata da Reggio Emilia. Dopo due minuti i padroni di casa sono costretti a rinunciare a Gigli, MVP del match per eccesso di falli. Sesay e compagni, con molta lentezza, ne approfittano e Stefansson al 37’ trova il tiro da 3 del 74-72. Dove latita la tecnica subentra, però, il cuore: Ortner e Minard riportano la squadra a vantaggi più corposi, ma a poco meno di due minuti dal termine Greer ha l’opportunità di riaprire il match con i tre tiri dalla linea della carità del possibile –3. Clamorosamente il cecchino di Philadelphia, mai impreciso come oggi, rimedia uno sciagurato 1/3 che consegna la vittoria ad una Bipop, nel finale anche priva di Ortner per falli, che non sbaglia i numerosi liberi concessi nell’ormai garbage time.

Prezioso, ai fini del risultato, è stato anche l’apporto di Blizzard, Minard e Mc Intyre, oltre ai fondamentali Gigli ed Ortner; dall’altra parte non ha deluso solo Greer: anche da Morandais ci si aspettava un quid in più dello scialbo 2/10 dal campo, seppur condito da 10 rimbalzi. Per non parlare di Cittadini, la cui ripetuta abulia, fa apparire delittuoso non intervenire sul mercato con un visto americano ancora da spendere.

Per la prima volta in questa stagione la Carpisa crolla in due gare consecutive ed abbandona il primo posto in classifica detenuto da quattro giornate, proprio sul campo in cui quattro anni fa ottenne il ritorno nel basket che conta.

Difficile non giudicare questa la gara più brutta da inizio campionato: con tali dati c’è solo da sperare che l’alibi C.Italia si riveli di ferro venerdì 17 Febbraio a Forlì, quando gli azzurri dovranno sciorinare il miglior basket possibile contro l’Armani Milano, se non vogliono che qualcuno finisca sul banco degli imputati.

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