BISOGNA ESSERE PIU’ INCISIVI E CINICI SOTTOPORTA

Il Napoli capitombola per la quinta volta in questa stagione ed esce sconfitto dal “Renzo Barbera” di Palermo con rimpianto e grande rammarico.Per l’ennesima volta, infatti, pur riuscendo a produrre un buon volume di gioco e mettendo costantemente in apprensione la squadra avversaria, gli azzurri non raccolgono nemmeno un punto che pur avrebbero meritato in una partita spettacolare e giocata su buoni ritmi da entrambe le squadre.Napoli sciupone che ha nei soli Lavezzi e Hamsik gli uomini capaci di creare pericoli alla retroguardia avversaria.In ombra Zalayeta che si vede solo nel primo tempo, latitando, poi, per larghi tratti di gara.

Troppo lontani gli uomini di Reja dalla porta difesa dall’ex Fontana, la cui prova, ad onor del vero, ha contribuito ad evitare un pareggio che oggettivamente sarebbe stato il risultato più giusto per quello che si è visto in campo.Gli azzurri giocano bene e mettono in apprensione i rosanero ma sprecano troppo in avanti, non disponendo attualmente di un bomber di razza per la categoria.Certo Reja punta molto su Zalayeta che a livello tattico è preziosissimio per gli equilibri in zona offensiva. Il calciatore uruguaiano, però, non è giocatore capace di inserirsi in velocità palla a terra e, soprattutto, è troppo lento nei momenti topici delle ripartenze. Forse sarebbe il caso di dare al “Panteron” qualche giornata di riposo cercando di dare qualche chance in più al bomber Calaiò che fin qui è stato utilizzato troppo poco e soprattutto a giochi fatti. 

Il bomber palermitano senz’altro è tra gli attaccanti quello che ha più senso del gol e tecnicamente quello più completo.Ciò a patto che anche sulle fasce ci sia maggior capacità di mettere un maggior numero di palloni in mezzo. A Palermo sia Savini ma soprattutto Garics hanno clamorosamente fallito.Al Napoli, come detto, manca un bomber e, sarà la legge del contrappasso, a mettere sulla strada degli azzurri nel prossimo turno casalingo al San Paolo il Catania del bomber Gionatha Spinesi, qualche anno fa ad un passo dal vestire la maglia azzurra nel Napoli della nefasta presidenza Naldi.

La squadra di mister Baldini è appaiata a quota 15 punti in classifica proprio in condominio con gli azzurri. Posizione frutto di 3 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte contro l’Inter in trasferta a San Siro, Fiorentina ed Atalanta in casa. La squadra etnea dispone di un validissimo collettivo, di un attacco che per ora ha punto poco (solo 11 gol all’attivo) ma che vanta uomini di indiscusso valore ed esperienza come il già citato Spinesi ed il folletto Mascara. Anche il reparto arretrato è di assoluto valore. Con soli 11 gol fin’ora al passivo, la difesa del Catania è la quarta meno battuta del campionato dopo Inter, Fiorentina e Milan. Sarà davvero dura per il Napoli di Reja che può approfittare della sosta nazionale per riflettere e apportare i giusti. Icorrettivi ad una squadra che segna poco in rapporto alle occasioni create e che sta prendendo dei gol evitabilissimi.

Speriamo che anche il Catania non sia miracolata da questo Napoli che, dopo aver positivamente impressionato nel ciclo terribile di ottobre, sta gettando al vento troppe occasioni contro squadre dirette concorrenti alla salvezza.

Perché è questa, attualmente, la vera dimensione che non va mai dimenticata: il Napoli punta ad una salvezza tranquilla, senza patemi d’animo e con qualche soddisfazione da prendersi e nulla più.Col Catania bisogna assolutamente vincere per non entrare in una zona di classifica pericolosa e destabilizzante per il morale dell’intero ambiente.

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