CALCIOPOLI NELLE MANI DEI MAGISTRATI NAPOLETANI

Entro il 15 giugno, l’Ufficio Indagini della Figc consegnerà alla Procura federale la relazione sugli interrogatori effettuati con le prove raccolte in un mese di attività. Francesco Saverio Borrelli si augura di poter arricchire il proprio lavoro con la confessione di qualche pentito prima di concludere la fase istruttoria. L’ex capo del pool "Mani Pulite", nonostante la scarsa collaborazione delle persone ascoltate, ha una sua idea su "calciopoli" che illustrerà al magistrato militare Stefano Palazzi, al quale spetterà il delicato compito di deferire società e tesserati. In tempi brevi ci saranno i rinvii a giudizio e potranno così cominciare i processi che si terranno tutti a Roma. L’organo di primo grado che dovrà decidere sarà la Caf, mentre sarà possibile appellarsi alla Corte federale. La scelta di escludere i giudici della Commissione Disciplinare è dettata da questioni logistiche (la sede della CD si trova a Milano), regolamentari (i dirigenti federali potranno essere giudicati solo dalla suprema Corte) e soprattutto di opportunità. Recentemente, infatti, la sentenza degli stessi giudici milanesi sul deferimento del medico sociale della Juventus Riccardo Agricola (assoluzione per reato prescritto) non è piaciuta al commissario Guido Rossi né al Coni, che attraverso la Procura antidoping ha presentato ricorso alla Caf chiedendo la squalifica di due anni per il dottore imputato nell’ambito del processo-doping ai danni dei bianconeri. Tuttavia, c’è chi mette in discussione anche l’operato della Commissione d’Appello Federale. La sede dell’organo di giustizia sportiva è stata perquisita dai carabinieri su richiesta della procura di Genova. Le forze dell’ordine hanno sequestrato gli atti della sentenza sul processo per illecito sportivo che ha coinvolto il Genoa la scorsa estate. Il club ligure ha denunciato l’irregolarità del processo subito, ed una perizia informatica potrebbe dimostrare che il testo della sentenza sia stato scritto prima della fase istruttoria. Il procedimento giudiziario, tra l’altro, fu caratterizzato dalla squallida vicenda dei bigliettini anti-Preziosi: per i magistrati sportivi presieduti da Cesare Martellino, a pochi giorni dall’inizio del processo, non è un bel biglietto da visita. Le loro decisioni saranno comunque ridiscusse dalla Corte federale, pronta a decidere sui ricorsi presentati dall’accusa (il giovane pm, napoletano come Borrelli, Stefano Palazzi) o dalla difesa. La Corte è presieduta da un altro campano, il 69enne Pasquale de Lise, che è anche presidente del Tar del Lazio. Il terzo (ed ultimo) grado di giudizio al quale sarà possibile presentare appello sarà la Camera di Conciliazione ed Arbitrato per lo Sport del Coni. I processi sportivi dovrebbero durare in tutto un mese: cominceranno a fine giugno con i rinvii a giudizio di società e tesserati coinvolti e finiranno entro il 25 luglio con le sentenze definitive di un processo che nasce da un assist della Procura di Napoli e il cui esito sarà per buona parte il risultato del lavoro di tre magistrati napoletani (Borrelli, Palazzi e De Lise). Nel frattempo, entro il 15 luglio la Federcalcio escluderà dai campionati le società bocciate sia dalla Covisoc che dalla Coavisoc per irregolarità amministrative e in attesa dei ricorsi presso CCA Coni, Tar del Lazio e Consiglio di Stato elaborerà le graduatorie di ripescaggio in base ai regolamenti in vigore. La nuova geografia dei campionati italiani verrà resa nota entro la prima decade di agosto.

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