CARECA: "HO ANCORA IN MENTE LA NOTTE DI STOCCARDA, VOLEVO VINCERE UN ALTRO SCUDETTO A NAPOLI. SPERO CHE MAZZARRI SCHIERI PANDEV"

Antonio Careca, bomber del Napoli scudettato, rilascia alcune dichiarazioni al Mattino. Ecco quanto selezionato da PianetaNapoli: "Ricordo il mio esordio allo stadio San Paolo, c'era il Real Madrid e io ero arrivato da due mesi. La nostra prima Coppa dei Campioni. Avevo saltato la sfida al Bernabeu, quella a porte chiuse: al ritorno Buyo prese un mio tiro parandolo col sedere. Non ho mai capito come fece. Prima aveva pure fatto una prodezza su un mio colpo di testa. Una serata stregata. Gli dissi: "Ehi, che hai fatto prima di venire qui?". Ridemmo". "Saltai tutti e due i match con lo Spartak, mi ero fatto male durante la gara di campionato con il Milan. Una disdetta. Incocciati prese il mio posto e se la cavò bene. Ma fummo eliminati ai rigori". "Certo, la Coppa Uefa. Nella mente ho la notte di Stoccarda: avevo avuto la febbre a 40 e Bianchi giustamente non mi voleva far giocare. Io lo guardai e gli dissi che l'avrei ammazzato. Pure Diego intervenne: Antonio deve giocare pure con una gamba". "Cinque gol li feci solo contro le due squadre tedesche. Ero in una forma smagliante come tutto il Napoli. Fu una stagione meravigliosa, anche in campionato mostrammo tutto il nostro valore". "Quel giorno non l'avrei mai detto che sarebbero passati 21 anni: non eravamo più la squadra meravigliosa degli anni precedenti, ma credevo di poter vincerlo un altro scudetto". "Pandev in campo? Sì, spero che Mazzarri lo faccia. Noi andavamo in campo sempre con lo stesso modulo. Sia se giocavamo ad Ascoli che a Madrid".

a.f.

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