CESENA- NAPOLI 03/04/77 (0-2)

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Il 3 aprile 1977 il Cesena scese in campo contro il Napoli di Pesaola ben conscio che era indispensabile ottenere una vittoria, per poter continuare a cullare l’ illusione di una salvezza che si prospettava assai difficile da raggiungere. Infatti i romagnoli, dopo lo splendido campionato precedente ( in cui avevano addirittura conquistato la qualificazione in Coppa Uefa ), erano incappati in una stagione balorda, che li vedeva alla vigilia di quel match ultimi in classifica con 13 punti, a –3 dalla zona salvezza ( ricordiamo che all’ epoca la vittoria valeva ancora due punti ). Il Napoli, ormai abbandonate le speranze di scudetto, in quell’ epico campionato che vide duellare Juventus e Torino sino alla fine per il titolo ( 51 punti su 60 per la Juve, 50 per il Toro ! ), vivacchiava in Italia, puntando ormai tutto sull’ Europa, dove si fermò soltanto alla semifinale in Coppa delle coppe, complici delle colossali ingiustizie arbitrali ). Agli ordini del Sig. Gussoni di Tradate ( in seguito designatore e presidente dell’ A.I.A. ) sotto un cielo plumbeo dal sapor ancora invernale, così si schierarono le squadre : Cesena con : Boranga ( il portiere –dottore ), Benedetti e Beatrice. Pepe, Oddi e Zaniboni. Fittolo, Frustalupi ( padre di Nicolò, attuale 2° di Mazzarri ), Macchi, Rognoni, Palese. Il “ Petisso” rispose con : Carmignani, Bruscolotti, Valvassori. Burgnich, Catellani, La Palma. Vinazzani, Juliano, Savoldi, Orlandini e Speggiorin. Come da prassi, sono i romagnoli che dall’ inizio della sfida cercano ripetutamente la via della rete, ed al 34ç hanno la grossa chance di portarsi in avanti, ma “ Gedeone “ Carmignani è bravissimo a respingere un rigore calciato da Frustalupi, raffinato regista campione d’ Italia con l’ Inter e con la Lazio, ed ottimo “ cecchino “ dal dischetto. Nella ripresa, forse sfiduciato, la spinta offensiva dei bianconeri di casa si attenua, e sornione comincia ad uscire il Napoli, che si porta in vantaggio al 66° grazie ad un magnifico gol di testa di Beppe Savoldi, che in elevazione ha la meglio addirittura sul portiere Boranga. Ormai il Cesena non ne ha più, ed al 75° è Walter Speggiorin a mettere il punto esclamativo al match della “ Fiorita “. Il 2 –0 finale in pratica sancì la parola “ fine “ alle residue speranze cesenati di evitare la “ B “, e confermò ancora una volta la tradizione che non voleva mai il Napoli sconfitto a Cesena. Che per fortuna dura ancora oggi… 

STATISTICHE 

Come già detto, il bilancio azzurro nella simpatica Città romagnola è semplicemente fantastico : su 14 gare disputatesi ( 3 in B ), il Napoli ne ha vinte 7 con altrettanti pareggi e nessuna sconfitta !. L’ ultimo pareggio è dell’ anno della promozione in A targato Reja ( 1 –1 l’ undici dicembre 2006 con gol di Calaiò subito pareggiato da Papa Waigo per il Cesena ), mentre nella stagione scorsa si è registrata la vittoria più netta di sempre del Napoli, con un fragoroso 4 –1 il pomeriggio del 26 settembre 2010. I padroni di casa vanno in gol al 47° con Parolo, ma negli ultimi venti minuti la spinta del Napoli si fa semplicemente irresistibile, ed in rete vanno i “ Magnifici tre “( Lavezzi al 71°, Hamsik su rigore all’ 80°, ed infine con una fantastica doppietta Cavani all’ 88° ed al 91° ). Magari anche solo con un 1 –0, ma le buone tradizioni vanno sempre rispettate… 

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