CHE LA FAVOLA CONTINUI…

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È un campionato pazzo. Sempre più pazzo. Ma tanto è pazzo quanto affascinante. Con la bellezza di sette squadre nel giro di 3 punti tutto può ancora succedere. E tra le cose che possono succedere è che alla diciannovesima giornata di campionato, in testa alla classifica, ci sia una squadra che indossa una maglia di colore azzurro, che ha segnato solo 20 gol, che ne ha subiti solo 11, ma che ogni volta che scende in campo mobilità come minimo 40.000 persone. E quella squadra ha un nome, che è anche un coro… “si chiama Napoli”.

Non te ne accorgi, ma incappi in quella giornata in cui tutto ti va bene e agli altri va tutto storto. Le tue dirette avversarie si fermano tutte e tu vinci contro la terzultima in classifica in casa con un solo gol su rigore al minuto 82. Se lo raccontassimo ai nostri figli non ci crederebbero. E così quella squadra si ritrova al comando, con un solo punticino di vantaggio, ma al comando da sola.

C’è un detto calcistico che dice che se si gioca male ma si vince, le cose vanno comunque bene. Il Napoli di quest’anno, ha fatto di questo modo di dire il proprio credo. Gioca male, è primo.Dopo la pausa natalizia si è rivisto il solito Napoli che cincischia e che mostra per l’ennesima volta delle notevoli difficoltà nella costruzione di una manovra armoniosa. Si è visto qualcosina in più dal punto di vista del possesso palla, ma niente più. Questo è il Napoli.

È un Napoli che corre in vetta alla classifica senza dare spettacolo. Se potessimo fare un paragone con l’atletica, non si può certo dire che la squadra azzurra sia esplosiva come un centometrista, tutto al più è un maratoneta. Progressivo e costante.Ora però è giunto il momento di fare quello sprint che tutti si aspettano. Ci sono tante altre squadre agguerrite e con il dente avvelenato che faranno di tutto per sfilarci quel primo posto che porta alla serie maggiore. Sappiamo che non sarà facile e che questo campionato lo vivremo al cardiopalma, ma siamo lì, sopra a tutti e dobbiamo tenerci stretto quello che finora i giocatori, l’allenatore, la società ma soprattutto il pubblico, hanno conquistato.

La corsa deve iniziare da Lecce. Sabato prossimo si deve assolutamente rafforzare quello che si è raggiunto, si deve far vedere a tutte le altre pretendenti che il primo posto, se lo vogliono, dovranno sudarselo, perché li sopra a tutti c’è una squadra che ha fame di tornare tra le grandi.Contro il Cesena la squadra salentina è finalmente riuscita a smuovere la classifica pareggiando contro la squadra emiliana. Allo stadio di Via del Mare, Papadopulo vorrà sicuramente dare continuità al suo lavoro e quale occasione migliore (come ti sbagli?) se non quella di affrontare la prima della classe?Ma siccome siamo, appunto, i primi della classe e vogliamo rimanerci, dobbiamo fare tutti noi il nostro compito, dai giocatori che dovranno metterci l’anima a noi tifosi che dobbiamo cantare a squarciagola sempre, non solo quando ce lo chiede Bucchi.

Con i cori si fa più rumore che con i petardi.Quanti di noi non si sono emozionati sabato scorso a sentir cantare così forte il Sanpaolo?  Il Napoli è primo: non è una favola, ma è la realtà e tutti i giornali lo scrivono.

 

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