COLPO GROSSETO, CROLLA IL FROSINONE

E adesso questo campionato può solo perderlo il Napoli. Un calendario in discesa ed un altro brutto stop del Frosinone, contemporaneo alla pur sofferta vittoria della capolista in quel di Manfredonia, ci dicono che la stagione è già finita. Sette punti di vantaggio a nove giornate dal termine sembrano troppi, e pensare a scenari diversi sembra un’utopia. Restano da stabilire diverse cose, come per esempio il discorso relativo ai play-off e ai play-out. La classifica è cortissima, ed i risultati della domenica hanno contribuito ad accendere un campionato che sembra aver espresso soltanto due verdetti virtuali: la squadra promossa direttamente e quella direttamente retrocessa. La capolista è il Napoli, che a Manfredonia trova terreno fertile preparato anche dalle incomprensibili scelte di D’Adderio (Mariniello in panchina, Di Simone in difesa, Vadacca sempre troppo tardi…), errori che costano al tecnico molisano il terzo stop interno consecutivo. Un dato su cui riflettere, anche se la rete di Pià è arrivata dopo un buon primo tempo dei sipontini che si sono visti ingiustamente annullare una rete di Piccioni. Contemporaneamente, il Frosinone ha ceduto l’onore e le armi ad una Juve Stabia da applausi, che grazie ad una prova complessivamente impeccabile ha fatto un sol boccone della brutta squadra ammirata in altre circostanze. Verolino ha colpito due volte, mettendo a rischio la seconda posizione dei ciociari e consentendo ai suoi di uscire dalla zona play-out per la prima volta dall’avvento di Di Somma (complimenti). Resta invischiato nella zona calda il Martina, che ferma sul risultato ad occhiali una Sangiovannese col freno tirato. Chi invece fa tre importantissimi passi in avanti è il Grosseto, che supera al fotofinish una Torres caduta dopo mesi di imbattibilità. Polani e Cipolla, la coppia-gol di Benedetti, annullano il gol di Frau e fanno sì che i sardi vengano agganciati dal Perugia. Stringara è più forte dell’emergenza ed esordisce con una bella vittoria contro il solito, fragile Pisa di Ferruccio Mariani. L’allenatore toscano parte col piede giusto grazie a Cellini, ma non inganni il risultato di misura perché il Grifo ha chiuso in dieci uomini ed ha sbagliato un calcio di rigore, segno che il cambio di manico andava effettuato molto prima. Chi invece spreca una incredibile occasione è la Lucchese, che si fa imporre il pari interno dal Chieti. Se Simoni non vince più neanche in casa, peraltro contro l’ultima della classe, allora i play-off diventano un traguardo lontano, anche perché Virdis ha dimostrato che il solo Di Gennaro non sempre può bastare. Nel giorno in cui coglie un punto importante, il Chieti deve probabilmente salutare la categoria vista l’impresa della Pistoiese, che ha travolto il Foggia a domicilio con una tripletta di Di Nardo. Il gol di Giordano non rende meno amara la prima sconfitta interna nell’era Fiorucci (la cui panchina sembra traballare), un risultato non pronosticabile visto che con il tecnico umbro allo "Zaccheria" il Foggia aveva incassato appena due gol e la Pistoiese mai ne aveva realizzati tre in una gara. La cura-Tedino sta producendo i suoi effetti, segno che non serviva chiamare Di Chiara per risalire la china. Vittoria scacciacrisi per il Lanciano, che annienta una Massese in caduta libera. D’Arrigo deve delle risposte importanti a società e tifosi, perché Paponetti, Armenise e Zerbini (doppietta) hanno dimostrato che in questo momento anche una squadra con le ruote sgonfie può travolgere gli apuani. E un segnale ce lo si aspetta anche dal Gela, che non vince da tempo immemore e che non è riuscito a sfondare il consueto bunker dell’Acireale.

IL PROSSIMO TURNO – Difficile pensare ad un ritorno di fiamma proprio in casa di un Frosinone assetato di rivincita, men che meno che il Martina possa spezzare il suo digiuno esterno al "San Paolo". In un turno che può sembrare interlocutorio è interessante Sangiovannese-Perugia, mentre per gli equilibri della zona play-off saranno determinanti i derby toscani Pisa-Grosseto e Pistoiese-Lucchese (lunedì) così come l’impegno della Torres in casa dell’Acireale. Foggia-Lanciano e Massese-Manfredonia sono gare delicate per la zona calda della classifica, Chieti-Juve Stabia sembra invece l’ultimissima chance che hanno i teatini per rientrare nei giochi contro una squadra che, ormai, vede allontanarsi lo spettro della C2.

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