Con Neres è un altro Napoli

Con Neres è un altro Napoli

David Neres si sta dimostrando l’uomo in più di questo Napoli. Ormai è diventato imprescindibile per gli azzurri, sia quando gioca a sinistra che quando gioca a destra.

Dopo la prestazione di Firenze si è preso definitivamente il Napoli.

È diventata già iconica la sua particolare esultanza, entrando nel cuore dei napoletani a tutti gli effetti.

Da quando è titolare gli azzurri hanno realizzato 9 gol in 4 partite (3 vs Udinese, 2 vs Genoa, 1 vs Venezia, 3 vs Fiorentina) con una media di 2,25 gol a partita.

Di questi 9 gol c’è stato praticamente sempre il suo zampino: un autogol propiziato da una sua grande giocata, 2 assist, una punizione conquistata per il gol del raddoppio sul Genoa e infine il gol contro la Fiorentina.

Il tutto arricchito da giocate di alto coefficiente tecnico.

Con Neres titolare sembra che gli azzurri riescano a giocare con più facilità ed imprevedibilità lì davanti, creando molto di più in ogni partita. Il Napoli, contro la Fiorentina soprattutto, ha quasi giocato a memoria.

La sua presenza agevola anche Lukaku che riesce a fraseggiare meglio con i compagni ed in particolare con lui.

Infatti, la connessione tra il brasiliano e il belga si è attivata, non solo in occasione del gol di Neres contro la Fiorentina, ma anche con quell’azione tutta di prima che con Lukaku che rifinisce per Neres la cui conclusione però non ha centrato la porta.

Con il 7 azzurro in campo è cambiato il modo di giocare della squadra, cosa che si era notata già dalla sfida contro l’Inter.

Terzini più dentro il campo che aiutano i centrocampisti, con Zambo e McTominay che si buttano dentro e riempiono di più l’area non lasciando solo Lukaku.

Prima di queste quattro partite consecutive da titolare, Neres aveva giocato solo una partita dal primo minuto(contro il Lecce) e, nelle successive sei partite, ha collezionato solo 110 minuti.

Il Napoli in quelle sei partite aveva realizzato 5 gol con una media di 0,83 gol a partita.

Dunque il fatto che Neres sia stato titolare nelle ultime quattro partite e che il Napoli abbia segnato di più e che sia migliorata la qualità del gioco non è un caso.

Quindi con Neres è un altro Napoli.

David ormai è diventato insostituibile.

Il Napoli non può fare a meno di lui, è troppo importante nella manovra offensiva.

Crea occasioni che solo calciatori della sua qualità possono fare e Conte lo sa bene.

Riesce sistematicamente a saltare l’uomo, creando superiorità numerica e pericoli per le difese avversarie. Ma non è bravo solo in questo.

Ha la capacità di non forzare mai la giocata e fare la scelta giusta, mettendo i compagni in buone condizioni per giocare il pallone nel migliore dei modi.

Neres riesce anche a fare la cosiddetta ‘doppia fase’, si sacrifica per la squadra e va a ripiegare quando fa un errore.

Se uniamo questo alla sua qualità offensiva, allora è evidente come il mister non possa privarsi di lui.

Finalmente ha avuto modo di dimostrare a tutti il suo valore.

Ora, con David inamovibile, come si farà con Kvara?

Il brasiliano ha dimostrato di fare la differenza ed essere decisivo sia destra che a sinistra. Quindi ora tocca a Kvara e Politano riprendersi il posto. Più che Politano, quello che deve dimostrare di aver cambiato atteggiamento è il numero 77.

Il georgiano deve darsi una svegliata e magari quest’impatto decisivo di Neres può spingerlo a fare meglio.

Già da domenica potremmo vedere nuovamente, come contro il Venezia, il brasiliano e il georgiano insieme dal primo minuto.

L’unica cosa certa è che le gerarchie in attacco sono ormai state stravolte dal funambolo brasiliano.

Oggi l’unico certo del posto è proprio lui, che si è meritato quest’occasione.

David Neres

 

 

 

 

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