DAL DIFENSIVISMO ALL’ATTACCO SCRITERIATO

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Il quattordicesimo risultato utile consecutivo degli azzurri non coincide con una vittoria. Il match contro l’Arezzo termina in parità: due a due con gli aretini che raggiungono il pari nei minuti di recupero con il giovane Volpato. Un vero e proprio testacoda, quello odierno, non solo per ragioni di classifica: gli azzurri, difatti, ne escono disorientati. La difesa, la migliore della serie cadetta, torna ad incassare due reti nella stessa partita: prima d’ora si era verificato solo nelle prime due giornate a Fuorigrotta contro il Treviso e a Piacenza. Per di più nel giorno in cui i Reja-boys riescono a segnare più di un gol. E, soprattutto, nella gara che vede il tecnico goriziano osare come non mai: sul risultato di uno ad uno, alla ricerca del gol della vittoria, inserisce Pià e Sosa varando un inedito 4-2-4.Reja ha dimostrato oggi di versare in uno stato di totale confusione. Toglie Gatti e Paolo Cannavaro inserendo Pià e Sosa: sconfessa in una manciata di minuti, dunque, il suo credo tattico in luogo di uno scriteriato atteggiamento ultra-offensivo. E’ sicuramente da riconoscere che la mossa ha creato i presupposti per la rete del temporaneo due a uno di Sosa, come sempre tra i migliori, ma una formazione con dichiarate velleità di promozione, quale il Napoli, non può mutare assetto tattico in modo così radicale. La squadra, abituata a un certo modo di impostare la difesa del vantaggio, è andata anch’essa in confusione:da qui ne è scaturita la situazione di gioco che ha condotto al definitivo pareggio di Volpato. Qualche riga merita Inacio Pià. Il brasiliano si era molto lamentato per lo scarso impiego: oggi ha dimostrato che l’allenatore aveva ragione a tenerlo in disparte. Irritante la sua prova, iniziative evanescenti alle quali vanno aggiunte due chiare occasioni da rete sprecate. Forse sarebbe stato meglio cederlo a gennaio, dato che aveva suscitato anche l’interesse di qualche club di serie A. Capitolo Rullo. L’ex leccese sta sempre più assumendo le sembianze di un oggetto non identificato: dopo il non convincente esordio contro il Genoa è stato relegato in panchina contro il Piacenza e anche oggi. E pensare che l’acquisto dell’esterno sinistro doveva essere la ciliegina sulla torta per il completamento dell’organico!Si riparte dalla Triestina: l’occasione per tornare alla vittoria è di quelle da non lasciarsi sfuggire. Gli alabardati non vincono dal 13 gennaio, allorché sconfissero il Modena con un uno a zero firmato Allegretti. Al “Nereo Rocco” tornerà Calaiò, reduce dalla squalifica per l’espulsione rimediata dalla panchina contro il Piacenza. Farà coppia con Bucchi, oggi tornato al gol? O sarà De Zerbi il suo partner? A meno che Reja non decida di tenerlo in panchina confermando il tandem offensivo che oggi è partito titolare. Altri passi falsi, come quello odierno, non sono ammessi: le inseguitrici, Mantova e Genoa su tutte, sono rispettivamente ad uno e due punti di distanza.Ulteriori distrazioni potrebbero risultare fatali nella corsa verso la serie A.

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Il quattordicesimo risultato utile consecutivo degli azzurri non coincide con una vittoria. Il match contro l’Arezzo termina in parità: due a due con gli aretini che raggiungono il pari nei minuti di recupero con il giovane Volpato. Un vero e proprio testacoda, quello odierno, non solo per ragioni di classifica: gli azzurri, difatti, ne escono disorientati. La difesa, la migliore della serie cadetta, torna ad incassare due reti nella stessa partita: prima d’ora si era verificato solo nelle prime due giornate a Fuorigrotta contro il Treviso e a Piacenza. Per di più nel giorno in cui i Reja-boys riescono a segnare più di un gol. E, soprattutto, nella gara che vede il tecnico goriziano osare come non mai: sul risultato di uno ad uno, alla ricerca del gol della vittoria, inserisce Pià e Sosa varando un inedito 4-2-4.Reja ha dimostrato oggi di versare in uno stato di totale confusione. Toglie Gatti e Paolo Cannavaro inserendo Pià e Sosa: sconfessa in una manciata di minuti, dunque, il suo credo tattico in luogo di uno scriteriato atteggiamento ultra-offensivo. E’ sicuramente da riconoscere che la mossa ha creato i presupposti per la rete del temporaneo due a uno di Sosa, come sempre tra i migliori, ma una formazione con dichiarate velleità di promozione, quale il Napoli, non può mutare assetto tattico in modo così radicale. La squadra, abituata a un certo modo di impostare la difesa del vantaggio, è andata anch’essa in confusione:da qui ne è scaturita la situazione di gioco che ha condotto al definitivo pareggio di Volpato. Qualche riga merita Inacio Pià. Il brasiliano si era molto lamentato per lo scarso impiego: oggi ha dimostrato che l’allenatore aveva ragione a tenerlo in disparte. Irritante la sua prova, iniziative evanescenti alle quali vanno aggiunte due chiare occasioni da rete sprecate. Forse sarebbe stato meglio cederlo a gennaio, dato che aveva suscitato anche l’interesse di qualche club di serie A. Capitolo Rullo. L’ex leccese sta sempre più assumendo le sembianze di un oggetto non identificato: dopo il non convincente esordio contro il Genoa è stato relegato in panchina contro il Piacenza e anche oggi. E pensare che l’acquisto dell’esterno sinistro doveva essere la ciliegina sulla torta per il completamento dell’organico!Si riparte dalla Triestina: l’occasione per tornare alla vittoria è di quelle da non lasciarsi sfuggire. Gli alabardati non vincono dal 13 gennaio, allorché sconfissero il Modena con un uno a zero firmato Allegretti. Al “Nereo Rocco” tornerà Calaiò, reduce dalla squalifica per l’espulsione rimediata dalla panchina contro il Piacenza. Farà coppia con Bucchi, oggi tornato al gol? O sarà De Zerbi il suo partner? A meno che Reja non decida di tenerlo in panchina confermando il tandem offensivo che oggi è partito titolare. Altri passi falsi, come quello odierno, non sono ammessi: le inseguitrici, Mantova e Genoa su tutte, sono rispettivamente ad uno e due punti di distanza.Ulteriori distrazioni potrebbero risultare fatali nella corsa verso la serie A.

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