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Dopo lo 0-0 di Venezia, il Napoli ha confermato il suo periodo di flessione. Otto punti nelle ultime 7 giornate, media di 1,1 punti a partita. Gli uomini di Conte ci avevano abituato a ben altro. Adesso è arrivato il momento in cui il Napoli deve aumentare i giri del motore, non può permettersi di giocare solo un tempo ogni gara. Questo è un problema che gli azzurri si portano dietro dall’inizio della stagione. La prima riflessione riguarda la tenuta: la squadra di Conte per l’ennesima volta dopo un buonissimo primo tempo è calata progressivamente nella ripresa.
L’altra cosa fondamentale è che il Napoli deve migliorare dal punto di vista realizzativo. Quindi bisogna essere più pericolosi e incisivi davanti e, in questo senso, il rientro di David Neres rappresenta una boccata d’ossigeno.
Se si vuole vincere lo scudetto è vero che bisogna cercare di subire meno gol possibili, ma bisogna anche segnare di più. Nessuno ha vinto lo scudetto negli ultimi anni realizzando meno di 69 gol (Milan nel 2021/22), quindi si deve fare di più.
Con i suoi 45 gol fatti, il Napoli non solo non tiene il passo di Inter e Atalanta (65 e 63 reti), ma anche della Lazio con 50 reti, del Bologna con 49 e anche della Fiorentina con 46.
Sappiamo che il Napoli ha costruito la sua classifica con la solidità difensiva ma, quando viene a mancare, è difficile tenere la stessa media punti.
Il rientro di David Neres rappresenta una grande opportunità per aumentare la produzione offensiva. È arrivato il momento di ritornare al 4-3-3 e far giocare Neres a destra con Raspadori più vicino a Lukaku magari. Del 3-5-2 ne hanno giovato solo Gilmour e Raspadori. Con questo modulo si è praticamente persa la catena di destra che tanto ha fatto le fortune del Napoli con Di Lorenzo-Anguissa-Politano.
Volendo, si può anche continuare a far giocare Politano a patto però che non completi sempre le partite. Politano è un fedelissimo di Conte, si sacrifica tanto ma è un esterno d’attacco e deve segnare di più. Paga probabilmente anche la poca lucidità e quindi sarebbe più giusto o farlo subentrare l’ultima mezz’ora che può creare problemi o sostituirlo al 60′.
Neres, invece, non lo puoi mai togliere perchè ti può creare sempre qualcosa ed è duttile, può stare sia destra che a sinistra.
Quindi mister Conte, con il rientro di Neres e degli altri infortuni, ha finalmente tutti a disposizione e non è più in emergenza. Per questo motivo si può ritornare a giocare con il modulo cucito apposta per il Napoli, il 4-3-3. Con il ritorno a questo modulo ne gioverebbe anche Politano. Però, è evidente che Matteo abbia bisogno di rifiatare. Emblematico l’ultimo calcio d’angolo battuto a Venezia che stava costando quasi la sconfitta agli azzurri.
Quindi la domanda è: lasciare Raspadori anche con il cambio modulo ma con il compito di agire più vicino a Lukaku con Spinazzola e non Olivera sulla fascia sinistra che si butta nello spazio lasciato da Jack con Neres a destra, oppure mettere Neres a sinistra e lasciare Politano a destra?
Adesso, finalmente, Conte ha possibilità di scelta e può decidere ciò che è meglio per la squadra.
Oppure, un’altra soluzione alternativa, sarebbe il passaggio al 4-2-3-1, per aumentare la produzione offensiva, giocando con McTominay e uno tra Lobo e Gilmour, davanti Lukaku e alle sue spalle Neres, Raspadori e uno tra Politano e Okafor (oppure Spinazzola con Olivera basso). È un azzardo mettere in campo tutti questi attaccanti e, probabilmente, parliamo di fantacalcio, ma al Napoli servono i gol e mettere 4 attaccanti più un centrocampista come McTominay aumenta inevitabilmente la pericolosità e l’incisività degli azzurri in avanti.
Sarebbe tanto assurdo lasciare fuori Lobotka e Anguissa che in questa fase avrebbero bisogno di rifiatare? Vero anche che Anguissa è rientrato ora dall’infortunio ma deve stare concentrato, cosa che non ha fatto quando è entrato a Venezia. Come ha detto Conte “nessuno dev’essere sicuro del posto”.
Ritornando a Neres, il brasiliano manca da 5 giornate. Senza di lui il Napoli ha raccolto 6 punti (1V, 3N, 1P). Prima del suo infortunio, da quando è partito titolare il Napoli ha totalizzato 23 punti (7V, 2N). Il suo rientro darà più fantasia e qualità ad un reparto d’attacco privo di queste caratteristiche.
L’imprevedibilità di Neres non ce l’ha nessuno nel Napoli. Metterlo a destra significherebbe però perdere anche quegli automatismi che Politano ha con Di Lorenzo, cosa che non invece non ha Neres. Però, la sua capacità di saltare l’uomo, creando superiorità numerica non può che agevolare l’attacco partenopeo.
Fatto sta che ora è il momento di dare tutto, di non mollare mai e dare battaglia. Adesso, finalmente, Conte ha possibilità di scelta e può decidere ciò che è meglio per la squadra. Se aumenterà la qualità del gioco di sicuro i risultati ritorneranno.